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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Sermoneta

Maestra violenta al giudice: "Ho usato un linguaggio forte perchè i bambini erano vivaci"

Il processo alle due insegnanti dell'asilo "Donna Caetani" di Sermoneta accusate di maltrattamenti su minori e abuso dei mezzi di correzione

"Se ho utilizzato quel linguaggio in alcuni momenti è perchè alcuni bambini erano problematici, altri molto vivaci". Si giustifica così Alberta Tullio, insegnate presso l'asilo “Donna Caetani” di Pontenuovo, a Sermoneta, accusata di maltrattamenti sugli alunni mentre la sua collega Fortunata D'Anna deve rispondere di abuso dei mezzi di correzione.

La donna è stata ascoltata nell'odierna udienza del processo in corso davanti al giudice monocratico del Tribunale di Latina Simona Sergio e ha spiegato che di avere usato un "linguaggio affabulatorio" per cercare di tenere buoni i piccoli costretti in un'aula molto piccola. Secondo l'accusa in realtà le insegnanti, alle quali era affidata una classe di alunni di età compresa tra i 3 e i 5 anni,  minacciavano gli alunni e li colpivano con schiaffi, spintoni e tirate d'orecchie tanto che dopo le denunce dei genitori nell'aula i i carabinieri del Nas avevano installato una telecamera che aveva ripreso i maltrattamenti.

 Durate l'esame della maestra peraltro uno dei genitori - in 25 genitori si sono costituiti parte civile con gli avvocati Valentina Macor, Fabrizio Cappio, Maria Belli, Carmela Massaro - ha alzato la voce per contestare il racconto dell'insegnate ed è stato fatto allontanare dall'aula. 

Il processo proseguirà il 3 e il 23 aprile prossimi quando saranno ascoltati alcuni testi citati dalla difesa delle due imputate. 

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