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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Sezze

Operazione 'Omnia 2', tornano in libertà il funzionario comunale e l'ex custode del cimitero di Sezze

Castaldi e Panfilio erano stati arrestati con altre nove persone per la gestione dell'ipogeo. E Castaldi si è fatto interrogare dai carabinieri

Sono tornati in libertà Maurizio Panfilio, il funzionario del Comune di Sezze e Fausto Castaldi, ex custode del cimitero setino, arrestati il 18 marzo scorso e principali indagati nell’ambito dell’operazione ‘Omnia 2’ relativa alla gestione dei servizi cimiteriali del centro lepino.

I due, assistiti rispettivamente dall’avvocato Renato Archidiacono e dall’avvocato Antonio Orlacchio, dopo un periodo in carcere avevano ottenuto gli arresti domiciliari. Ieri sono però scaduti i termini della custodia cautelare fissati in sei mesi sono stati scarcerati non avendo la Procura richiesto proroghe per le indagini che sono state chiuse alcune settimane fa con regolare avviso agli indagati.

L’indagine oltre a Castaldi e Panfilio, che gli investigatori considerano il centro del sistema illegale nell’assegnazione dei loculi nell’ipogeo di Sezze, ha coinvolto anche Fausto Perciballe, titolare di un’agenzia di servizi funebri; Antonio Castaldi, figlio di Fausto e titolare di una ditta edile che lavorava all’interno del cimitero; Alfredo De Angelis, Gianluca Ciarlo, Gianni e Giusino Cerill, Andrea Redi, Antonio e Francesco Fanella.

E proprio ieri Fausto Castaldi, che nell'interogatorio di garanzia si era avvalso della facoltà di non rispondere,  è stato ascoltato dai carabinieri su delega dei pubblici ministeri titolari dell’indagine – Carlo Lasperanza e Valerio De Luca – avendo richiesto di essere ascoltato prima della richiesta di rinvio a giudizio. L’interrogatorio proseguirà anche domani. Gli indagati sono accusati a vario titolo di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, in concorso e continuato; induzione indebita a dare o promettere utilità; distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere, in concorso e continuato; peculato continuato; concussione in concorso; tentativo di minaccia o violenza in concorso per costringere a commettere un reato; esecuzione di lavori in assenza del titolo abilitativo e in violazione del regolamento di polizia mortuaria.

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