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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Letterature e giornalismo, “Terracina Book Festival”: i numeri del successo

“Un successo che ha superato ogni nostra aspettativa” hanno commentato al termine della manifestazione gli organizzatori della Ecco Fatto e Prospettiva Editrice

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LatinaToday

I numeri: 15mila visite sui social networks del Terracina Book Festival; 1500 spettatori complessivi in piazza Municipio; 22 ospiti sul palco; 16 poeti in gara; 121 racconti in concorso. La terza edizione del Terracina Book Festival ha strabiliato tutti. E non solo per i numeri. “Un successo che ha superato ogni nostra aspettativa” hanno commentato gli organizzatori della Ecco Fatto e Prospettiva Editrice: Andrea Giannasi, Massimo Lerose, Irene Chinappi e Simone Di Biasio «e che ha lasciato il segno pure nei commenti degli ospiti prestigiosi che hanno arricchito il festival. Il bilancio è certamente positivo anche nei contenuti”.

L’anteprima che si è tenuta giovedì 13 settembre al Laghetto Living di Sperlonga, una conferenza stampa/evento ha tenuto incollati alla sedia più di cento ospiti davanti ad una carrellata di presentazioni.  Fernando Coratelli e Luigi Carrozzo hanno presentato il loro progetto di rivista letteraria online “www.tornogiovedì” e raccontato, in uno sketch ironico quali sono i motivi che spingono a scrivere. Al centro della serata la presentazione del libro di Guido Barlozzetti, presentatore di Uno Mattina: “L’ombra di Don Giovanni” (Rai Eri) introdotto da Corrado Gentile, voce storica di Radio Dimensione Suono. Il filosofo-autore ha spiegato l’identità di un uomo nato dall’inchiostro, conosciuto per le sue tante conquiste ma che in realtà nasconde un’indole tutt’altro che virile. Il teatro-canzone di Pierluigi Colantoni, accompagnato dal cantautore Giacomo Docimo, ha chiuso la serata con il ritmo e la simpatia di “Soluzioni coabitative”, una serie di brani alternati da monologhi, che raccontano ironicamente le difficoltà di un ragazzo alle prime esperienze con la convivenza.

Grande successo alla prima giornata del Festival tenutasi nell’atrio del Municipio terracinese a causa della pioggia, con la presentazione del saggio di Fabio Arduini dedicato alla storia della sua città: Terracina. Arduini, davanti ad una platea di cinquecento persone, ha presentato il suo studio sul carmelitano Gioacchino Maria Oldi (1671-1749), vescovo dalla Diocesi di Terracina, Sezze e Priverno dal 1726 al 1749 raccontando quale fosse a quel tempo l’azione della Chiesa sulle comunità locali pontine e quali norme regolassero la vita della popolazione, dall’educazione dei giovani ai rapporti con “l’altro”, soprattutto pirati barbareschi, ebrei e zingari. Per i nuovi talenti il pubblico del Terracina Book Festival ha potuto ascoltare l’esibizione dal vivo del cantautore indigeno Andrea Alfiero con il suo singolo “L’aria nuova” in vendita su iTunes. Lo ha seguito il dibattito su “Paese che vai, giornalismo che trovi”, un’indagine sulle differenze politico-economiche tra le realtà editoriali italiane e straniere, di Damiano Celestini (Il Messaggero) in compagnia di alcuni rappresentanti della stampa pontina: Maria Corsetti che ha raccontato la sua esperienza a Tele Etere e presentato il resoconto delle sue ultime settimane in redazione ne “L’Avanzi”, Paolo Sarandrea (Corriere della Sera e Extra Tv) e Alessandro Allocca (Extra Tv).

Con la complicità del cielo sereno la seconda giornata del festival si è tenuta in piazza Municipio ed ha visto alternarsi sul palco dell’antico teatro romano alcuni tra gli ospiti più prestigiosi del panorama letterario, giornalistico e musicale italiano. Nell’incontro con Fausto Pellegrini (Rai News 24) e Giorgio Molinari autori rispettivamente di un testo sul giornalismo “La bisaccia del giornalista” e un romanzo noir “Fratelli e cani”, si sono fissati alcuni dei doveri fondamentali del cronista/scrittore: tra cui l’onestà (piuttosto che l’obiettività) e la coscienza. Tornato da pochi giorni da New York, dove lo vediamo spesso raccontare le vicende politiche d’oltreoceano in giacca e cravatta davanti alle telecamere del Tg2, Sandro Petrone  ha svelato al pubblico terracinese la sua anima rock. Cresciuto tra gli artisti del “Neapolitan Power” affianco a Edoardo Bennato, Tony Esposito e Pino Daniele, Petrone ha poi preso la strada del giornalismo ma il ritmo nel sangue non lo ha mai abbandonato. Al Terracina Book Festival 2012, dopo aver presentato “Il linguaggio delle News” (Rizzoli Etas) si è scatenato in una esibizione assieme a musicisti del calibro di Patrizia Scascitelli, considerata la prima jazzista italiana e newyorkese d’adozione; Tony Cercola che ha coinvolto la platea con le sonorità tipiche del “Neapolitan Power” e la sua “buattella”, la romana Federica Baioni, giornalista (pure lei) e vocalist jazz, e i musicisti: Andrea Esposito, Giuliano Valori, Dario Esposito. Un’esibizione che ha avuto il suo culmine con “Facimm’ ammuina” davanti alla platea scatenata in applausi e balli. "Ho molto apprezzato - ha dichiarato Petrone - lo stile dell’organizzazione e gestione del festival. I musicisti hanno vissuto una serata davvero particolare, accompagnati da un buon clima". La band ha lasciato il posto ad uno dei più grandi autori italiani contemporanei: Carlo  A. Martigli, primo per diverse settimane nelle classifiche mondiali, che con il suo “L’Eretico” ha scardinato le certezze più radicate della cultura storica e religiosa. Hanno ripreso vita sotto la sua penna e, grazie ad un attenta ricerca delle fonti, personaggi come Leonardo Da Vinci, Girolamo Savonarola, la famiglia Borgia, perfino Gesù di Nazareth, per essere raccontati da un punto di vista concreto, attraverso l’avventura del protagonista: Ferruccio de Mola, incaricato di compiere una missione. «Un grazie particolare agli organizzatori - ha dichiarato Carlo Martigli - partners straordinari per la presentazione de L’Eretico”.

La terza ed ultima giornata del Terracina Book Festival 2012 si è aperta con un reading di Massimo Lerose e Irene Chinappi su alcuni dei testi presentati nel corso della manifestazione ed è proseguita con la gara “Poeti a duello”. Sedici partecipanti hanno proposto i loro versi inediti alla giuria popolare presieduta dall’ospite d’onore della serata: il poeta Davide Rondoni. "Riuscire ad arrivare al cuore della gente, questo è il potere unico ed insostituibile della poesia - ha affermato il direttore del Centro di Poesia Contemporanea di Bologna davanti al pubblico gremito di piazza Municipio -. Niente cultismi o tecnicismi ma la giusta dose di ritmo e parole per arrivare proprio lì, dove serve". Amore, famiglia, Dio: quel mistero che ognuno di noi chiama come crede, i temi propulsori del poeta.

Molte le tematiche affrontate nella sfida tra poeti che ha visto salire sul podio Marzia Pacella, (vincitrice anche del concorso “Si scrive Terracina” edizione 2011) e Alice che a 10 anni ha saputo cogliere la semplicità e l’essenza delle immagini più vere, lasciando stupiti pubblico, giuria e il poeta con l’immagine, tra le altre, del mare “gioioso come una rana innamorata”. "Bella idea quella di Poeti a duello  - ha dichiarato Rondoni - e degna conclusione con un premio speciale alla piccola Alice, che testimonia le radici profonde della poesia dentro la nostra anima. Una bella organizzazione e una splendida piazza". Rondoni ha apprezzato molto anche il duomo di Terracina, nel quale si è recato per qualche momento di preghiera.
Il gran finale, con la partecipazione del sindaco Nicola Procaccini, è stato dedicato alla premiazione del concorso “Si scrive Terracina” 2012 che ha assegnato così i riconoscimenti: Primo posto alla diciassettenne fondana Donatella Massarone con “Uno di loro”. La motivazione: “per l’originalità del punto di vista il racconto dei rastrellamenti a Terracina, invece di essere descritto in tutta la sua drammaticità, diventa un momento di tenerezza e di empatia che si instaura tra un cane e un bambino”.

Seconda classificata Giulia Cittarelli con “Una vedova” con la seguente motivazione: “con un incipit accattivante che descrive perfettamente l’indole del terracinese medio è riuscita a dare una particolare interpretazione della vita utilizzando una scrittura accattivante”. Terzo classificato Fabio Mundadori con “La Regina Bianca” “per aver coinvolto il lettore in una partita a scacchi le cui sorti determineranno la vita (o la morte) di qualche terracinese. Un giallo in piena regola, quasi un thriller psicologico”. La giuria ha infine conferito il premio speciale Genesio Cittarelli alla terracinesità al racconto “Divina Provvidenza” di Giuseppe Moscarello.

Questi invece i nomi di coloro che saranno inclusi nell’antologia del concorso che verrà pubblicata il prossimo anno e presentata nel corso della quarta edizione del TBF: Guido Tonini, “Quando eravamo giovani dei”; Enrico Tribuzio, “L’apocalisse di S. Cesareo”; Federica Leonardi, “Principio di conservazione”; Marzia Pacella, “Randagi”; Francesca Bruni, “Legami”; Stefano Carnicelli, “Parole invisibili”; Giuseppe Recchia, “Un ottimo affare”; Mattia Grossi, “La fiera dell’Est”; Clara Giannini, “Tra sogno e realtà”; Vito Lorenzo Dioguardi, “Vite di sognatori sconosciuti”; Dionigi Irnerio, “Il molino”; Adalgisa Marrocco, “Il gioco della campana”.

Soddisfatti anche i partners che hanno contribuito ad arricchire il Terracina Book Festival, tra i quali: Radio Show Italia di Paola Galisai, radio ufficiale del TBF12, la panchina dei lettori: Reader’s bench, che ha prodotto articoli, interviste e riflessioni sul giornalismo contemporaneo; gli editori che hanno partecipato alla bibliolibreria permanente in piazza Municipio.

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