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Il Giardino di Ninfa: cosa fare e cosa vedere

Tra i giardini privati più belli al mondo: un luogo ricco di storia e immerso nella natura, dove si tengono anche concerti, spettacoli e mostre

Definito uno dei giardini privati più belli al mondo, il Giardino di Ninfa attrae visitatori da tutta Italia e anche dall’estero, non solo è volano del turismo locale, ma è anche motore propulsore di innovazione, progetti scientifici e culturali, in un intreccio inscindibile tra natura, scienze, storia, architettura, archeologia, arte e cultura.

Ma cos’è che attrae tanto di questo giardino? Sono solo le splendide piante e i coloratissimi fiori? No, la sua storia affascina il pubblico e lo porta a tornare nelle varie stagioni, non solo per vedere i colori, sentire i profumi e i suoi diversi ogni volta, ma per rivivere quell’atmosfera di tempo sospeso e lontano da tutto. Siamo davanti a un sito di altissimo interesse storico, archeologico e artistico, oltre che naturalistico.

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Natura e rovine medievali

Il giardino di Ninfa sorge nel comune di Cisterna di Latina, ai piedi dei monti Lepini, sovrastato da Sermoneta e Norma e attraversato dall’omonimo fiume le cui limpide acque sorgive bagnano gran parte dell’area. Un giardino nato sulle rovine dell’antica Ninfa, una cittadina che durante il Medioevo era un fiorente snodo commerciale, nella quale hanno risieduto grandi notabili, papi e che fu abbandonata nella seconda metà del 1300. Ancora oggi si possono ammirare resti di chiese, del municipio, della dogana, delle principali strade, abitazioni, un mulino recentemente restaurato. Ma non finisce qui, il clima favorevole, dato dalla vicinanza alle montagne e al mare, e la ricchezza di acque del territorio, ha permesso che si venisse a creare un habitat tale che riescono a convivere a pochi centimetri le une dalle altre piante e alberi provenienti da tutto il mondo: dalle conifere dell’estremo nord hai banani dei tropici e a compenetrarsi in maniera affascinante con i ruderi e le antiche rovine. Bambù, centinaia di qualità di rose, querce, pini, lavanda, piante tropicali sono solo alcune delle tantissime varietà che si potranno ammirare e che sono cresciute a un ritmo tre volte più veloce che in altri luoghi.

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Storia

Il giardino di Ninfa ha da poco celebrato i suoi 100 anni di vita, infatti fu edificato negli anni Venti del ‘900 per volontà dei Caetani, famiglia che ha dominato la zona per secoli, in particolare grazie a Roffredo e sua moglie Marguerite Chapin. Nel 1921 sono iniziati i lavori di restauro delle rovine dell’antica e fiorente città di Ninfa, sono state messe a dimora svariate piante e alberi e sono state create le splendide cascatelle che creano giochi d’acqua e suoni incredibili all’interno del giardino. In questi cento anni il giardino è stato un luogo di rigenerazione dell’anima, di piacevoli incontri tra i maggiori intellettuali del ‘900, scrittori, musicisti, artisti, pensatori che venivano a visitare il giardino come ospiti dei Caetani. Dal 1975 a gestire il tutto è la Fondazione Roffredo Caetani che porta avanti una tradizione di amore per l’ambiente e la cultura.

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Eventi

Proprio questo stretto legame con la cultura ha portato la Fondazione Roffredo Caetani a organizzare all’interno del giardino sempre più eventi come spettacoli teatrali, letture, mostre, concerti che permettono di arricchire le esperienze con visite guidate al tramonto o tematiche. Infatti il giardino di Ninfa è anche parco Letterario, dedicato alla memoria di Marguerite Chapin, non solo perché qui hanno soggiornato moltissimi scrittori che hanno composto parte dei loro capolavori tra le rovine di Ninfa, come è successo per Giorgio Bassani con “Il Giardino dei Finzi-Contini”, a Boris Leonidovič Pasternak, autore del celebre “Dottor Zivago”, a Karen Blixen o Virginia Woolf e molti altri ancora; ma per l’attività di promozione culturale di Marguerite che fu una grande mecenate e fondatrice di importanti riviste letterarie come Botteghe Oscure.

Iniziative e collaborazioni

L’attività di cura delle piante e restauro delle rovine è solo una piccola parte dei vari progetti che il Giardino di Ninfa porta avanti costantemente. Le eminenti collaborazioni con Università, Istituti di Ricerca e altre Fondazioni, hanno reso il giardino un luogo di studio, di sperimentazione soprattutto in campo delle energie rinnovabili e tutto ciò  ricade più che positivamente sulla cura del Giardino e dei suoi visitatori.

Visitare Ninfa è molto semplice, dopo aver consultato il calendario delle aperture, il giardino solitamente chiude nel periodo invernale, è sufficiente prenotare sul sito ufficiale la propria visita guidata e lasciarsi condurre in questo paradiso ricco di colori, suoni e profumi e di storia.

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