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Contestare una multa: quando si può fare e come

Qual è l’iter per contestare una multa? A chi bisogna rivolgersi? Chi può farlo e in quali casi? Ecco qualche informazione utile

È capitato a tutti prima o poi di ricevere una multa, ci sono casi banali come un mancato pagamento di un parcheggio e casi più gravi come l’eccesso di velocità o se si è passati con il semaforo rosso. Le situazioni sono innumerevoli e ci sono tantissime variabili che possono indurre il multato a contestare questo procedimento.
Prima di contestare una multa vanno assolutamente fatte delle considerazioni: se ci sono i presupposti per opporsi a una multa e se l’importo è tale per cui vale davvero la pena intraprendere un iter che potrebbe essere impegnativo e più dispendioso della multa stessa.

Che cos’è una multa?

Si parla spesso in maniera impropria di multa usando il termine come sinonimo di sanzione amministrativa. Mentre la multa è una sanzione penale di tipo pecuniario che viene emessa in caso di reati di vario tipo, della quale rimane traccia sulla fedina penale; la sanzione amministrativa è un semplice pagamento di denaro per una infrazione commessa, come può essere quella del Codice della Strada.

Motivi per contestare una multa

Se si è convinti di non essere nel torto, di aver subito un reale abuso nel ricevere una multa, bisogna sapere che non si può presentare un ricorso in ogni caso e devono esserci delle motivazioni specifiche:
- se non si è potuto contestare la contravvenzione nel momento in cui è stata fatta
- se all’interno del verbale ci sono errori oppure omissioni (date, luoghi, orari ecc.)
- se le motivazioni non sono chiaramente ed esaurientemente espresse nel verbale
- lo stato di necessità: ovvero ho compiuto l’infrazione ma non potevo fare altrimenti, per esempio in caso di superamento del limite di velocità mentre si accompagna qualcuno in ospedale.

Chi può presentare la contestazione

Il caso più consueto è quando a fare ricorso sia il conducente che è anche proprietario dell’auto. Può inoltrare la contestazione anche:
- chi ha compiuto l’infrazione ma stava usando il veicolo di un altro soggetto, che sia la macchina di un parente, di un amico o a noleggio
- il proprietario del veicolo se non era alla guida del mezzo
- tutti i soggetti chiamati a rispondere del pagamento sebbene non abbiano commesso l’infrazione
- nel caso in cui il trasgressore è minorenne i genitori o chi ne fa le veci

Quando e come contestare una multa

Innanzitutto se si decide di procedere alla contestazione di una multa non si deve pagare la contravvenzione: poiché il pagamento è una sorta di ammissione di colpa, quindi se si salda non si può più contestare il documento. Detto questo, bisogna inoltre sapere che non ci sono uffici preposti per inoltrare un reclamo, ma delle procedure che coinvolgono il Prefetto o il Giudice di Pace, in entrambi i casi ci sono iter e costi diversi, per questo è bene conoscere i propri diritti e valutare attentamente se procedere o meno nella contestazione.

Fare ricorso presso il giudice di pace

Se ci si vuole rivolgere al giudice di pace per contestare una multa bisogna agire entro i 30 giorni dalla ricezione del documento, in caso di ricezione della raccomandata per posta i 30 giorni si conteggiano da quando viene depositata presso l’ufficio postale e non da quando si va a ritirarla. Si può inoltrare la domanda di persona presso la cancelleria del Giudice di Pace o tramite un avvocato (è possibile inoltrare una pre-iscrizione web a questo indirizzo). Nella domanda in carta semplice vanno accluse due copie del verbale, documento di riconoscimento (carta di identità o patente o passaporto) e gli eventuali documenti che comprovano la contestazione. L’avvio del ricorso ha un costo che varia a seconda della sanzione ricevuta:
- Per importi non superiori a 1.100 Euro si paga un contributo unificato di 21,50 Euro;
- Per importi superiori a 1.100 Euro e fino a 5.200 Euro si paga un contributo unificato di 49,00 Euro;
- Per importi superiori a 5.200 Euro e fino a 10.000 Euro si paga un contributo unificato di 118,50 Euro;
Se il valore causa supera i 1033,00 euro al ricorso deve essere applicata anche una marca da bollo da 27,00 euro.
Il giudice di Pace può accettare il ricorso e quindi annullare la sanzione o rimodulare l’importo della multa da pagare o respingerlo. Nel caso la contestazione venga respinta o si paga la multa entro 30 giorni o si può fare appello rivolgendosi al Tribunale Civile.

Contestare una multa al Prefetto

Entro 60 giorni dalla ricezione del verbale della multa si può fare ricorso al Prefetto, la domanda va presentata tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o tramite PEC: allegando l’apposito modulo di richiesta, che si trova sul sito della Prefettura insieme alle relative indicazioni sull’iter e i recapiti utili e gli orari di apertura degli uffici. Il Prefetto ha a disposizione 120 giorni entro i quali dare una risposta al ricorso, in caso venga respinto, l’intestatario della multa dovrà pagare l’importo raddoppiato.

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