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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica

Pista ciclabile definanziata, Di Cocco replica a Bellini: “Ecco come stanno le cose”

Le parole dell’assessore alla Mobilità sul progetto che riguarda il progetto relativo al collegamento tra le autolinee e l’ospedale Goretti: “Confermo il finanziamento perso, ma è giusto raccontare la storia come realmente va raccontata”

E’ arrivata a stretto giro la replica dell’assessore alla Mobilità Gianluca Di Cocco alle parole del capogruppo di Lbc Dario Bellini in merito al definanziamento della pista ciclabile L1 che parte dalle autolinee e arriva all’ospedale Goretti toccando la facoltà di Medicina. “Rimango sempre più sbalordito dalle ‘uscite’ una tantum, del capo gruppo di Lbc ed ex assessore Bellini che attacca l’amministrazione per aver perso finanziamento” ha detto l’esponente della giunta Celentano. 

In una nota Bellini oltre ad aver puntato il dito contro l’amministrazione per il definziamento ha espresso anche preoccupazione per uno “scarso interesse” della maggioranza “verso tutte le politiche di mobilità sostenibile”. 

“Confermo che il finanziamento è stato perso, ma al netto di questo è giusto raccontare la storia come realmente va raccontata - ha aggiunto Di Cocco. Il progetto L1 è uno dei due, assieme a quello che collega piazza Dante a piazza Buozzi (L2) finanziato da fondi extra bilancio comunale. In sede di verifica della progettualità ad inizio consiliatura ci siamo resi conto (perché noi controlliamo) che il collegamento che aveva come tragitto via Romagnoli-Goretti nasceva con  delle fortissime criticità e difformità, non solo quella menzionata dall’ex assessore alle piste ciclabili appunto Dario Bellini, vale a dire gli 80 metri di percorso su un marciapiede che non è pubblico, ma è di proprietà di un condominio, quindi privata.

Tra i tanti orrori o errori - rimarca Di Cocco -, anche quello che non si teneva conto della neo pianificazione sosta e viabilità presso il garage Ruspi, delle isole a scomparsa di via Cesare Battisti. Criticità quindi create da un passato che non ci appartiene” aggiunge l’assessore che spiega: “invece di andare a fare comunicati stampa di accusa, abbiamo preferito cercare di non perdere anche i finanziamenti per la pista L2 , economie strettamente correlate anche queste al progetto L1. Tra la scelta se perdere tutti i finanziamenti o recuperare il recuperabile, gli uffici hanno lavorato a stretto contatto con il Ministero che nel frattempo in base al nuovo codice degli appalti ha chiesto una revisione dei progetti, che ci ha concesso solo ed esclusivamente un time per andare avanti (come abbiamo fatto e appaltata) con la realizzazione del tratto tra piazza Dante e piazza Buozzi". 

“Ora - conclude poi Di Cocco - ritengo che qualcuno dovrebbe cospargersi il capo di cenere e fare un mea culpa invece di utilizzare un metodo arrogante e vista la situazione anche inopportuno”.

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