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Erba alta, Lbc: “Sfalcio a rilento e a singhiozzo in città. Quali sono i criteri di programmazione?”

L’intervento del gruppo consiliare che individua nelle scuole dell’infanzia la priorità per gli interventi insieme alle rotonde e ad alcuni parchi della città praticamente inagibili

La situazione è sotto gli occhi di tutti e in alcune zone della città l’erba alta è ormai più che un problema. E’ un’emergenza. E’ dei giorni scorsi la notizia di un protocollo che il Comune ha approntato con le associazioni di categoria degli agricoltori per affidare loro lo sfalcio in alcuni punti della città. 

Nelle ultime ore sul tema è intervenuto anche il movimento di Latina Bene Comune attraverso una nota del gruppo consiliare. “Vediamo in questi giorni consiglieri comunali di centrodestra che si vantano dell’erba tagliata e di aree verdi sistemate nel giro di pochi giorni proprio nei loro quartieri. Nel resto della città invece lo sfalcio, iniziato ormai da alcune settimane, prosegue a rilento e a singhiozzo e non si sa bene in base a quali criteri di programmazione. Raccogliamo l’allarme di dirigenti scolastici alle prese ancora con l’erba alta nei giardini degli istituti per l’infanzia che saranno frequentati fino al 30 giugno, mentre l’erba è stata tagliata in alcuni plessi della primaria ormai chiusi per la fine dell’anno scolastico” dichiarano attraverso una nota i consiglieri Dario Bellini, Damiano Coletta, Floriana Coletta e Loretta Isotton.

“A questo proposito – spiegano  - è stata inviata una pec al Comune, all’assessore al verde pubblico Massimiliano Carnevale e al dirigente Paolo Cestra proprio per chiedere informazioni riguardo ai criteri adottati sulle operazioni di sfalcio. Ci auguriamo che possano essere stabilite delle priorità proprio sulle scuole dell’infanzia, alcune delle quali versano in condizioni pietose”. 

Un discorso analogo vale, per i consiglieri di Lbc, per le rotonde, dove la vegetazione rende ormai difficoltosa la visibilità, e in molti altri parchi cittadini, compreso quello della Q5 e il San Marco, che da mesi ormai sono praticamente inagibili per adulti e bambini.

“Sappiamo che in attesa di procedimenti amministrativi – aggiungono ancora i consiglieri del movimento  - il Comune ha approntato un protocollo d’intesa con le associazioni di categoria degli agricoltori per fronteggiare l’emergenza del verde pubblico. Nella convenzione istruita è stato però allegato un elenco che contiene non solo le aree verdi comunali ma anche tutti i parchi cittadini in cui forse l’utilizzo di mezzi agricoli sarebbe poco consono e poco utile in quanto la presenza delle numerose infrastrutture di arredo urbano, illuminazione, vialetti, oltre la necessità di precisione per tutelare i tanti alberi e cespugli presenti, mal si concilia con i mezzi utilizzati in agricoltura. La fretta è cattiva consigliera e sarebbe stato più utile fare una più accurata selezione dei luoghi, inserendo anche e ad esempio tutte le pertinenze stradali, in particolare quelle al di fuori del centro urbano che necessitano di manutenzione ai fini della sicurezza della viabilità. Rileviamo inoltre che - conclude il gruppo di opposizione -, in emergenza, (come se la crescita dell’erba in primavera fosse un’emergenza), si è proceduto a un affidamento diretto a una ditta. Ci auguriamo che sia il primo e l’ultimo”.

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