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Porta a porta, Lbc: “Il sondaggio di Abc è la prova della narrazione distorta del centrodestra”

L’ex sindaco Coletta e il capogruppo del movimento Bellini commentano l’esito dell’indagine commissionata dall’azienda tra i residenti delle zone servite dalla pap che riporta un indice di gradimento che si avvicina all’80%

“Il sondaggio pubblicato da Abc racconta una realtà diversa rispetto al racconto distorto fatto dagli esponenti della maggioranza e dall’attuale amministrazione”: così l’ex sindaco di Latina Daniano Coletta commenta l’esito del sondaggio commissionato da Abc con cui sono stati interrogati i cittadini residenti nelle zone coperte dal servizio porta a porta a Latina. 

“Si diceva che il porta a porta non era di gradimento dei cittadini, siamo invece vicini all’80% di gradimento. Questo è quanto risulta da un’ampia analisi realizzata nel capoluogo nei quartieri dove il porta a porta è ormai a regime da tempo. Un sondaggio ben fatto, prodotto da un’agenzia importante accredita al livello nazionale, che mette in rilievo con chiarezza la differenza tra raccolta porta a porta inaugurata da Abc e il metodo di raccolta del cassonetto stradale (67% rispetto al 28%). Questa analisi ha dunque un valore politico enorme - aggiunge Coletta -: come abbiamo visto accadere per la discussione relativa all’isola pedonale del centro storico, si porta come esempio una fascia della popolazione contraria dicendo che si sta rappresentando il pensiero di tutta la città. Questi dati e queste percentuali dimostrano invece che, per i rifiuti, il porta a porta resta la soluzione vincente e anche la più apprezzata dalla popolazione, non solo per comodità ma anche perché impone una responsabilizzazione maggiore degli utenti nello smaltimento”.

“Anche in questo caso la narrazione della maggioranza rappresenta un’altra realtà – ha aggiunto il capogruppo di Lbc Dario Bellini – E’ accaduto anche con la questione della Tari, con l’assessora Nasti che ha dichiarato che sulla differenziata non si è lavorato bene. Ricordiamo su questo tema la determina di giugno 2023 degli uffici comunali con la quale si esplicita un risparmio di quasi un milione di euro grazie al metodo di raccolto differenziata che ha consentito minori conferimenti all’impianto Rida. Risparmio poi vanificato dall’aumento del costo unitario dell’indifferenziato passato da circa 200 a 250 euro a tonnellata deliberato da Regione Lazio. Un ultimo appunto, restando in tema di narrazioni false, è poi relativo all’aumento della tariffa che, lo ribadiamo, è e resta una scelta politica di questa amministrazione. La delibera Arera infatti stabilisce che il valore dei crediti di dubbia esigibilità caricabile in tariffa può, e non ‘deve’, essere al massimo del 80%. Questa amministrazione ha invece ratificato la scelta operata dal commissario di caricare sulla Tari l’importo massimo dei crediti di dubbia esigibilità, appunto pari all’80%”.

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