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Roma-Latina e Cisterna-Valmontone: firma dell’accordo per l’aggiornamento del progetto

La presentazione in Prefettura con il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini e il presidente della Regione Nicola Zingaretti: “Un’opera moderna, sostenibile e più sicura”

C’è stata questa mattina in Prefettura la firma dell’accordo per la regolazione delle attività relative all’adeguamento dell’attuale progetto del Corridoio Intermodale Roma-Latina tra il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e la Regione Lazio. La sottoscrizione è avvenuta alla presenza, oltre che del presidente della Regione Nicola Zingaretti e del ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini, anche del prefetto di Latina, Maurizio Falco, e dell’amministratore unico di Astral Spa, Antonio Mallamo, nominato recentemente anche Commissario Straordinario della Cisterna-Valmontone che ha illustrato le novità contenute nel progetto che prevede un investimento di 2,5 miliardi di euro per i 138 chilometri dell’opera. 

L’accordo 

L’intesa prevede l’adeguamento dei computi metrici del tracciato per individuare gli stralci funzionali e le fasi costruttive finalizzate alla realizzazione di un progetto ecosostenibile con un basso impatto ambientale e un minor consumo di suolo. La revisione progettuale, redatta dal Ministero e approvata dalla Regione Lazio, ha introdotto una serie di modifiche, tra cui la suddivisione dell’unica opera iniziale in tre distinte infrastrutture autonome: Roma-Latina, Cisterna-Valmontone e opere connesse e opere complementari. Nel corso della conferenza stampa che c’è stata oggi in Prefettura, è stato sottolineato che l’aggiornamento consente innanzitutto di garantire una maggiore sostenibilità delle infrastrutture previste, sia razionalizzando gli investimenti che riducendo fortemente l’impatto ambientale, con l’obiettivo di migliorare la viabilità e la sicurezza stradale. "Un nuovo approccio per velocizzare la realizzazione di un’opera strategica, che coinvolge non solo il quadrante sud della regione, ma influisce positivamente su tutto il sistema dei collegamenti nel centro Italia, facendo del Lazio la cerniera tra il nord e il sud del Paese. Questa infrastruttura, infatti, rappresenta una straordinaria opportunità per lo sviluppo sostenibile del territorio al fine di renderlo più attrattivo e competitivo" ha dichiarato Mallamo.

“Questo accordo - commentano dalla Prefettura - è il risultato finale di un lungo percorso che testimonia ancora una volta lo sforzo di tutte le realtà istituzionali coinvolte alla ricerca delle soluzioni più adeguate alle esigenze del territorio. In particolare, con il tavolo tecnico ministeriale sono state approfondite le nuove valutazioni in merito all’infrastruttura, che hanno condotto alla project review dell’intervento, al fine di conseguire un minor consumo di suolo, il contenimento delle tariffe di pedaggio e la razionalizzazione degli investimenti per la realizzazione in fasi.

Il progetto 

In particolare, l’aggiornamento del progetto si è reso necessario dal mutato contesto di riferimento rispetto a quello della procedura di gara nel 2011. La project review ha introdotto una serie di modifiche tra le quali per la Cisterna-Valmontone il declassamento da categoria A (autostrada), a categoria B (extraurbana principale con 22 metri di sede stradale), con conseguente eliminazione del pedaggio. L’intervento comprende anche le opere connesse SP Velletri-Cori, Tangenziale di Lariano. Per la Roma-Latina l’intervento comprende: la tratta autostrada km 5+400 A91-svincolo provvisorio area di servizio “Aprilia Nord”, la tratta da svincolo provvisorio area di servizio “Aprilia Nord” a Latina Borgo Piave e la viabilità di adduzione via dei Giardini. I rimanenti tratti stralciati, definiti come opere complementari, sono confluiti in un finanziamento separato: Via Apriliana; Via di Foce Verde; Tangenziale di Latina; SR Ariana; Tangenziale di Labico.

Il cronoprogramma

Per quanto riguarda la Cisterna-Valmontone, ha spiegato Mallamo, l'inizio dell’iter è previsto già per il primo ottobre con gli espropri, i rilievi topografici e tutte le altre indagini necessarie, mentre i lavori, secondo il cronoprogramma, dovrebbero essere indetti entro novembre 2023 con l'apertura dei cantieri e il termine entro 4 o 5 anni. Per la Roma-Latina invece bisognerà aspettare un paio di anni. 

I commenti 

“Nel corso di questi 20 anni è successo di tutto con vicende che avevano messo questa opera su un binario morto - ha detto il presidente della Regione Zingaretti -. Questa volta invece c’è stato un lavoro corale con una serie di attori dello Stato che hanno operato per sbrogliare la matassa e ripartire. E ce l’abbiamo fatta. Questa opera è importante per diversi motivi. In questi anni la provincia di Latina ha conosciuto un importante sviluppo urbanistico ma senza una crescita delle infrastrutture con un peggioramento della qualità della vita e della mobilità con difficoltà per le imprese, le aziende, la vocazione turistica del territorio e per gli stessi cittadini. Questa opera renderà il territorio più accessibile e la provincia di Latina più attrattiva con un rilancio anche della vocazione turistica. La seconda novità è la svolta green di questa infrastruttura e ringraziamo il ministro Giovannini per la proposta, con minore uso di suolo e con un’attenzione alla sostenibilità ambientale; questo dà a Latina e all’Italia intera un’opera del futuro. E’ stato fatto un lavoro enorme e oggi parte un’opera incredibile e moderna. Anche questa volta ce l’abbiamo fatta e davvero questa volta non era per niente scontato” ha poi concluso Zingaretti. 

Zingaretti: “Ci credevano in pochi e invece ce l’abbiamo fatta” - Il video

Anche il ministro Giovannini ha sottolineato l’importanza dell’accordo che “consente di procedere alla costruzione di una infrastruttura che è fondamentale. Questa opera dimostra che è possibile fare infrastrutture sostenibili. La Roma-Latina e la Cisterna Valmontone sono due opere indispensabili per portare questo territorio al livello di tutti gli altri offrendo nuove opportunità e nuove competitività garantendo anche una maggiore sicurezza. Questo nuovo progetto - ha poi concluso il ministro - ci restituisce un’infrastruttura moderna sostenibile e connessa”.

Il ministro Giovannini: “Finalmente operativo un progetto atteso da anni”


 

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