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Le celebrazioni per i 170 anni della polizia: il discorso del questore Michele Spina | IL VIDEO

La questura di Latina celebra i 170 della polizia di Stato con una cerimonia in piazza del Popolo. "In questi anni di pandemia la polizia di Stato ha messo in campo, sotto l'egida del signor prefetto, un complesso apparato di controllo per scongiurare il dilagare del contagio - ha detto il questore Michele Spina nel suo discorso - Capillare è stata l'attività di monitoraggio e controllo del territorio per la prevenzione e repressione dei reati predatori, dei crimini violenti, dello spaccio di droga. La predisposizione strategica delle pattuglie, la conoscenza della delinquenza comune, lo studio e l'analisi dell'andamento dei reati è la base di partenza di una prevenzione efficace. Su ciò si innesta l'attività investigativa che scandaglia le oscure profondità delle organizzazioni criminali, delle cosche mafiose e delle loro collusioni".

Il questore ha poi ricordato le numerose operazioni di polizia che hanno consentito di conseguire importanti risultati, delineando uno scenario criminale richiamato anche nell'ultimo dossier della Dia, di "compresenza di organizzazioni criminali mafiose tradizionali, camorra e 'ndrangheta, coesistenti con cosche autoctone - ha aggiunto il questore - anch'esse con caratterre di mafiosità".

Di seguito il discorso integrale:

Buongiorno ed un caloroso benvenuto a tutti i presenti.
Ringrazio i cittadini di Latina, nella cui piazza principale abbiamo pensato di celebrare il nostro 170° anno di fondazione, ai quali, in rappresentanza degli abitanti dell’intera provincia, rivolgo un affettuoso saluto.
Saluto le Autorità religiose, civili e militari.
Ringrazio per la loro presenza i parlamentari della nostra provincia.
Saluto con affetto ed amicizia il nostro Prefetto, dr. Maurizio Falco, la cui presenza costante al nostro fianco è conferma rassicurante di sostegno e vicinanza.
Ringrazio per la loro presenza il Presidente del Tribunale di Latina Dottoressa Caterina Chiaravalloti ed il Procuratore Capo di Latina dr. Giuseppe De Falco nonché gli altri rappresentanti della Magistratura, la cui partecipazione ha un significato importante per sottolineare la sinergia leale delle nostre istituzioni.
Saluto il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri Colonnello Lorenzo D’Aloia ed il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Colonnello Umberto Maria Palma, componenti insieme al Signor Prefetto ed a me, per la Polizia di Stato, di una squadra compatta ed alleata nel contrasto alle illegalità onde poter garantire, insieme, sempre maggiore sicurezza ai nostri territori.
Un saluto a tutti gli Amministratori locali, ed in particolare, per tutti, al Sindaco di Latina dott. Damiano Coletta che ci ha concesso l’utilizzo di questa splendida piazza ed ha fornito un fondamentale contributo alla realizzazione di questa cerimonia.
Saluto e ringrazio per la loro presenza tutti gli studenti intervenuti, con molti dei quali abbiamo organizzato numerosi incontri formativi sui temi della legalità, nella convinzione che il confronto diretto con i ragazzi di tutte le età sia la migliore forma possibile di prevenzione e il più duraturo investimento per la costruzione di una società più giusta e sicura.Ringrazio i bravissimi studenti del Liceo “Alessandro Manzoni” che compongono oggi questa meravigliosa orchestra, diretta dal Maestro Salvatore Campo, nella quale hanno accolto alcuni nostri poliziotti musicisti e la cantante soprano Alessandra Della Croce, i quali ci accompagneranno con le loro armonie nel corso della cerimonia, rendendola più bella e solenne. Infine il mio saluto ai rappresentanti del mondo dell’informazione, che svolgono un compito prezioso ed irrinunciabile. È per me un momento particolarmente emozionante. Dirigo la Questura di Latina da due anni ma questa è la prima celebrazione pubblica dell’anniversario della nostra fondazione a cui partecipo in veste di Questore, quella appunto del 170° anno, non avendo potuto celebrare né il 168° né il 169° a causa della tragedia della pandemia che ci ha dolorosamente colpiti. Questa celebrazione inoltre ricorre in un momento ancora e nuovamente drammatico, a causa del conflitto bellico, della atroce e cruenta guerra che si sta combattendo a poca distanza dai nostri confini; anche in questa circostanza siamo e saremo pronti a contribuire all’accoglienza di chi fugge dal terrore. Era il 1852 l’anno in cui iniziava il lungo viaggio di impegno, abnegazione e servizio alla nazione, che ci ha condotti fino alla attuale Polizia di Stato. Celebriamo quindi oggi, con sobrietà, in questa circostanza, il 170° anniversario della Fondazione della Polizia di Stato il cui tema, quest’anno è ancora una volta #EsserciSempre. Ci siamo! Come sempre! Ogni qualvolta la nostra presenza è richiesta, in aiuto o in soccorso dei nostri concittadini; ci siamo! Con tutte le nostre articolazioni, con tutte le nostre componenti: la Questura, i Commissariati di Polizia, la Polizia Scientifica, la Sezione Nautica, le unità cinofile, la Polizia Stradale, la Polizia Ferroviaria, la Polizia Postale e delle Comunicazioni, il Reparto Volo; il Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro con i nostri atleti plurimedagliati, il personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno, l’Associazione Nazionale Polizia di Stato con i nostri cari pensionati e le Organizzazioni Sindacali, strumento di democrazia e trasparenza della nostra istituzione. Rivolgo un saluto ai familiari delle vittime del dovere. Ed anche, in questa circostanza, ai familiari dei nostri colleghi venuti a mancare: alla moglie Filomena, al figlio Emmanuele ed al fratello Mario del Vice Sovrintendente della Polizia di Stato Enzo Marino; alla moglie Nunzia ed ai figli Michele e GianMarco dell’Assistente Capo Coordinatore della Polizia di Stato Luca De Meo, nostri poliziotti recentemente scomparsi. Ma oggi voglio celebrare insieme a voi quanto di più bello e prezioso abbiamo, la nostra vera ricchezza, la nostra migliore risorsa: le donne e gli uomini della Polizia di Stato! Un valore assoluto! Persone che ogni giorno indossano l’uniforme e si pongono al servizio degli altri; donne e uomini vicini a chiunque abbia bisogno di aiuto, che fanno dello spirito di servizio e del senso del dovere la loro missione professionale e personale. Questa cerimonia è dedicata a loro. Alle poliziotte ed ai poliziotti di questa provincia. Questa è anche un’occasione per rendere conto ai cittadini di quanto è stato fatto, del lavoro svolto, dei risultati conseguiti. Una mole straordinaria di risorse operative è stata destinata in questi ultimi due anni alle attività di controllo delle prescrizioni imposte di volta in volta per contenere la diffusione del virus; la Polizia di Stato, con le altre Forze di polizia, ha messo in campo sotto l’egida della Prefettura, un complesso apparato di controlli per scongiurare il dilagare del contagio, parallelamente ai medici ed agli infermieri - e qui approfitto per salutare il Direttore Generale della ASL, la Dottoressa Silvia Cavalli e tutti i sanitari - i quali hanno lavorato instancabilmente per curare i malati, monitorare ed arginare l’emergenza sanitaria. È proprio infatti per l’impegno che la Polizia di Stato ha profuso nella salvaguardia della salute delle nostre comunità che la nostra bandiera verrà insignita della medaglia d’oro al Valor Civile. Capillare è stata l’attività di monitoraggio e controllo del territorio per la prevenzione e repressione dei reati predatori, dei crimini violenti, dello spaccio di droghe. È stata dedicata particolare attenzione alla individuazione di persone pericolose che sono state sottoposte a stringenti misure di prevenzione. Il controllo del territorio, la predisposizione strategica delle pattuglie, la conoscenza dell’humus della delinquenza comune, lo studio e l’analisi dell’andamento dei reati e del modus operandi dei criminali, è la base di partenza per una prevenzione efficace. Su ciò si innesta l’attività investigativa che scandaglia le oscure profondità delle organizzazioni criminali, delle cosche mafiose e delle loro collusioni. Negli ultimi due anni si è riusciti ad ottenere un aumento degli arresti con una crescita graduale giunta fino al 53% in più rispetto al 2019. All’incremento degli arresti è corrisposta altresì una costante diminuzione dei reati. Numerose e brillanti le operazioni di Polizia Giudiziaria che hanno consentito di conseguire importanti risultati, delineando uno scenario criminale, quale risultante delle indagini, richiamato anche nell’ultimo dossier della D.I.A., di compresenza di organizzazioni criminali mafiose tradizionali, camorra e ‘ndrangheta, coesistenti con cosche autoctone anch’esse con carattere di mafiosità. Rappresentazione di uno spaccato criminale come fotografato dalle investigazioni, che ne hanno smantellato e disarticolato le fila. Un quadro di una realtà disvelata dall’impatto delle operazioni delle Forze dell’ordine. Come è noto già da tempo l’attività investigativa della Squadra Mobile ha sgominato i clan indigeni dei rom sinti che avevano soggiogato la città di Latina imponendo un clima di paura e soggezione ed esercitando una forza intimidatoria e prevaricatrice che aveva piegato i cittadini ai voleri e alla protervia dei clan. Recentemente sono state eseguite numerose operazioni di polizia, coordinate dalla D.D.A. e dalla Procura della Repubblica di Latina, che hanno inferto ulteriori durissimi colpi alle consorterie criminali locali, mettendo in luce anche pericolose complicità corruttive – collusive con parte della società civile. Ne cito alcune tra le più significative. Operazione Scheggia, con l’arresto di cinque individui indagati per estorsione, atti di illecita concorrenza e violenza privata, aggravati dal metodo mafioso. Operazione Dirty Glass, con l’arresto di dodici persone che avevano creato un sodalizio criminale ritenuto responsabile di reati fiscali e tributari, violazioni della legge fallimentare, estorsione aggravata dal metodo mafioso, intestazione fittizia di beni, falso, corruzione, riciclaggio, turbativa d’asta, sequestro di persona e detenzione e porto di armi da fuoco. Le attività di indagine hanno consentito l’aggressione del patrimonio illecito con il sequestro anticipato di beni, assetti societari e rapporti finanziari per un valore di oltre 50 milioni di Euro. Operazione Movida Latina, che ha consentito l’arresto di cinque persone indagate per violenza privata, rapina ed estorsione aggravata dal metodo mafioso. Operazione Reset, che ha portato all’arresto di 19 persone appartenenti ad un gruppo criminale autoctono, ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, estorsioni ed un omicidio, aggravati dal metodo mafioso. Le Operazioni Moro e Moro Bis, con l’arresto di 7 persone, indagate per omicidio. L’Operazione Scarface, con l’arresto di 33 persone ritenute responsabili dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di droga, estorsione, sequestro di persona, furto, porto abusivo di armi, tutti reati aggravati dal metodo mafioso. Queste per motivi di sintesi, soltanto alcune delle numerose indagini ed operazioni di polizia concluse ed eseguite. È stata dedicata inoltre particolare attenzione alle Misure di prevenzione, che hanno inciso in maniera drastica sulle condotte di vita di numerosi soggetti ritenuti pericolosi per la sicurezza pubblica. Incisiva è stata l’azione della Polizia Stradale che nell’ultimo anno ha prestato soccorso ad oltre 4.000 persone, rilevando oltre 10.000 infrazioni al Codice della Strada. La Polizia Postale e delle Comunicazioni si è distinta nel contrasto ai reati informatici, arginando i fenomeni della pedopornografia, delle truffe informatiche e di episodi di cyberbullismo. La Polizia Ferroviaria ha incrementato le proprie attività di controllo presso gli scali della provincia, a tutela dei passeggeri, con oltre 31.000 controlli alle persone. Voglio citare anche i risultati conseguiti dai nostri atleti del Centro Remiero di Sabaudia: i poliziotti – canottieri delle Fiamme Oro, hanno infatti confermato il loro straordinario valore sportivo, conquistando alle Olimpiadi di Tokyo una medaglia d’oro e tre di bronzo, un bottino di tutto rispetto che si somma alle numerose vittorie in campo nazionale ed internazionale degli azzurri della Polizia di Stato. Tante le iniziative di prossimità che ci hanno visto a fianco dei cittadini, nelle scuole, nelle piazze, nei circoli, nelle parrocchie, nelle case famiglia a dimostrare che #EsserciSempre è un modo concreto di fare polizia; incontri con le scuole con le campagne permanenti “Questo non è amore” per la prevenzione della violenza di genere, “PretenDiamo Legalità”, “Cuori Connessi” contro il cyberbullismo, “La Polizia va a scuola”, “Menti Connesse”, “Una vita da social”, “Il mio diario”, “Progetto Icaro” ed il “Progetto Sicurezza Stradale” onde sensibilizzare i giovani sull’importanza del rispetto delle regole e del rispetto della propria ed altrui dignità. Molto è stato fatto. Molto c’è ancora da fare. Tocca a noi, poliziotti, metterci la faccia, impegnarci meglio e di più, ogni giorno, sul campo, per strada, “centimetro dopo centimetro”, conquistando nuovi spazi alla legalità, restituendo le zone d’ombra occupate dalla malavita, alla bellezza luminosa della società civile onesta. Stamattina conferiremo meritati riconoscimenti al personale che si è distinto in attività di servizio, ma il mio grazie va di cuore a tutti coloro che quotidianamente indossano con onore la nostra divisa ed anche ai loro familiari che ogni giorno sopportano rinunce e disagi vivendo spesso momenti di ansia e paura. Insieme a voi dico: Viva la Polizia di Stato. Viva l’Italia"

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