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Martedì, 30 Aprile 2024
L'interrogatorio

Abusi sessuali sul 13enne, il prof di religione muto davanti al giudice

Nell'interrogatorio di garanzia per la nuova denuncia l'insegnante ed ex diacono 49enne si è avvalso della facoltà di non rispondere

Ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere ed è rimasto in silenzio davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Giuseppe Molfese l'insegnante di religione colpito da una nuova ordinanza cautelare agli arresti domiciliari per violenza sessuale aggravata nei confronti di un ragazzino minore di 14 anni. L’uomo, assistito dall’avvocato Donatello Donofrio del foro di Roma, fino a qualche mese fa insegnava presso il liceo scientifico “Majorana” di Latina era già stato arrestato a luglio scorso e posto ai domiciliari per violenza sessuale ai danni di un minore e tentata violenza nei confronti di altri tre, tutti studenti dell'istituto scolastico.

Ieri pomeriggio, 19 settembre, il 49enne è comparso in Tribunale per l'interrogatorio di garanzia in relazione alla nuova ordinanza cautelare per un ulteriore episodio, che risale al 2018 e che ha come vittima un ragazzino all'epoca 13enne ma ha scelto di non rispondere alle domande del gip. Anche in questo caso il professore ed ex diacono, che è poi stato sospeso da entrambi gli incarichi, in due distinte occasioni approfittando del rapporto fiduciario che aveva con i genitori della vittima, aveva abusato sessualmente del ragazzo, dopo averlo contattato ripetutamente su whatsapp con conversazioni a sfondo sessuale per carpirne la fiducia. 

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