rotate-mobile
Martedì, 30 Aprile 2024
La sentenza

Sentenza del processo "Scarface", tutti i risarcimenti riconosciuti alle quattro parti civili

Il gup ha assegnato le provvisionali da pagare a Comune di Latina, associazione Caponnetto, Assovittime criminalità e al pentito Emilio Pietrobo

Risarcimenti dei danni alle parti civili. Li ha riconosciuti il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Roma Angelo Giannetti nella sentenza con la quale mercoledì mattina ha condannato a complessivi 161 anni di carcere 19 esponenti del clan Di Silvio finiti in carcere nell’ambito dell’operazione "Scarface" e riconosciuti colpevoli a vario titolo di associazione a delinquere di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, sequestro di persona, spaccio di droga, furto, detenzione e porto abusivo di armi, tutti aggravati dal metodo mafioso e da finalità di agevolazione mafiosa.

Il gup ha assegnato al Comune di Latina, rappresentato dall’avvocato Anna Caterina Egeo, una provvisionale immediatamente esecutiva di 25mila euro, all’associazione Caponnetto rappresentata dall’avvocato Licia D’Amico, una provvisionale di 20mila euro, all’Assovittime criminalità 25mila euro e a Emilio Pietrobono 10mila euro. Quest’ultimo, che insieme a Renato Pugliese, Agostino Riccardo e Maurizio Zuppardo ha collaborato con i magistrati della Direzione distrettuale antimafia a ricostruire ruoli e modalità di azione del gruppo criminale, ha chiesto e ottenuto di essere riconosciuto come parte civile essendo stato vittima di un sequestro e di una estorsione da parte di tre degli imputati: Manuel Agresti, Simone Di Marcantonio e Marco Ciarelli. E saranno loro tre a doverlo risarcire per il danno subìto.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sentenza del processo "Scarface", tutti i risarcimenti riconosciuti alle quattro parti civili

LatinaToday è in caricamento