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Sabato, 27 Aprile 2024
Giudiziaria

Abusi del bidello sulla studentessa 13enne: "L'ho solo abbracciata, ho sbagliato"

Nell'udienza di oggi l'imputato, accusato di violenza sessuale su una minorenne, è stato ascoltato in aula e si è difeso negando ogni accusa

Si è difeso raccontando la sua versione dei fatti e negando ogni accusa di violenza sessuale. E' stato ascoltato questa mattina, nel processo che si è tenuto davanti al I collegio del tribunale di Latina, il bidello di 65 anni arrestato a ottobre del 2022 in una scuola media di Latina con l'accusa di violenza sessuale su una ragazzina che all'epoca dei fatti aveva 13 anni. "In 20 anni di servizio non ho mai avuto un problema. Ho conosciuto tanti studenti e ho sempre avuto un bel rapporto con loro", ha detto l'imputato in aula, assistito dall'avvocato Daniele Giordano, parlando ai giudici del suo lavoro come collaboratore scolastico, sottolineando di essere stata una persona espansiva e benvoluta.

L'uomo ha quindi negato ogni accusa di abuso sulla ragazza, ma si è soffermato in particolare su uno degli episodi contestati dall'accusa secondo cui la studentessa era stata seguita anche in bagno, dove il bidello aveva cercato di baciarla. "Conoscevo la ragazzina perché la vedevo a scuola - ha raccontato l'imputato - e quel giorno casualmente l'ho incontrata in un bagno dell'istituto, lontano dalla sua classe. Stava guardando fuori dalla finestra e istintivamente l'ho accarezzata sulla testa e poi l'ho abbracciata. E' stato un gesto istintivo ma amichevole, di affetto, senza alcuna malizia. Ho sbagliato, ma non c'è stato niente più di questo". Alla domanda del pubblico ministero su una possibile spiegazione della denuncia per violenza sessuale, ha poi risposto: "Non lo so, non so spiegarmelo, so di aver sbagliato ad abbracciare la ragazza".

Il collaboratore scolastico fu arrestato la mattina del 7 ottobre del 2022, in pieno orario scolastico, in una scuola media di Latina, dove era stato trasferito da pochi mesi da un altro istituto del capoluogo. In seguito all'arresto è stato rinviato a giudizio ed è iniziato il processo davanti aI collegio penale del tribunale di Latina. Nella scorsa udienza a parlare in aula è stato il padre della studentessa che ha raccontato i cambiamenti e le inquietudini della figlia dopo l'episodio.

Ora il processo prosegue con una prossima udienza fissata al 23 febbraio nella quale verranno ascoltati altri quattro testi chiamati dalla difesa.

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