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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Frattura nel Pd, Sarubbo replica a chi chiede le dimissioni del segretario: “Piena fiducia in Majocchi”

La richiesta da parte di alcuni membri del direttivo dopo le primarie con la sconfitta di Daniela Fiore. Il segretario provinciale: “Un errore nella forma, nel contenuto, nei tempi. Rivolgiamo lo sguardo verso il vero avversario: una destra affamata di potere”

Coda velenosa all’interno del Pd dopo le primarie che hanno sancito la vittoria di Damiano Coletta, che sarà il candidato a sindaco della coalizione progressista, con la sconfitta di Daniela Fiore. I poco più di mille voti raccolti dalla candidata del Partito Democratico non sono stati sufficienti a battere l’ex sindaco che per la quarta volta ora sfida il centrodestra per diventare il primo cittadino di Latina. 

Una coda velenosa certificata dalla presentazione di un documento firmato da alcuni membri del direttivo del Pd con cui si chiedono le dimissioni del segretario comunale, Leonardo Majocchi. Una frattura che si viene a creare all’interno del partito in un momento molto delicato, quando manca poco più di un mese al voto per le elezioni comunali del 14 e 15 maggio e a pochi giorni dalla presentazione delle liste. 

Un atto, quello di alcuni membri del Pd, a cui ha voluto rispondere oggi il segretario provinciale Omar Sarubbo che ha ribadito la piena fiducia in Majocchi, come guida del partito nel capoluogo. “Leonardo, 22 anni, è uno dei giovanissimi segretari di circolo Pd ai quali, solo un anno fa, abbiamo chiesto di aiutarci assumendo la guida delle sezioni territoriali dopo il noto commissariamento - ha dichiarato Sarubbo attraverso una lunga nota -. Questi ragazzi, con responsabilità, passione e coraggio, hanno accettato di spendersi in prima persona per ricostruire da zero qualcosa che non c’era più: un partito. A lui e a tutti loro va il mio sentito ringraziamento, riconoscenza ed i complimenti per la quantità e qualità di iniziativa politica che hanno prodotto. Un impegno che ha ancora più valore se contestualizzato in questo tempo difficile per la sinistra italiana e di continui impegni elettorali: rinnovazione delle elezioni comunali di Latina, politiche, regionali, congresso nazionale, primarie nazionali, primarie locali. A loro abbiamo chiesto di rianimare un dibattito e coltivare la partecipazione, non di vincere in pochi mesi dove altri, me compreso, hanno perso per anni”. 

“Alla vigilia delle imminenti elezioni amministrative ritengo che il Partito di Latina abbia assunto posizioni decisive grazie alle quali oggi abbiamo una coalizione alternativa alle destre di cui, sino a qualche settimana fa, non vi era traccia. Va riconosciuto a Leonardo e al Pd di Latina - ha poi aggiunto il segretario provinciale - il merito di aver riunito più forze progressiste (civiche e politiche) attorno a un tavolo e di aver compreso che le elezioni primarie potevano rappresentare un collante partecipato e popolare in grado di rivitalizzare ambizioni sopite e restituire competitività all’alleanza. Era augurabile per il Pd la vittoria di Daniela Fiore ma il fatto che abbia prevalso Damiano Coletta non riduce l’importanza di tali risultati”. 

Poi Sarubbo entra nel merito. “A fronte di ciò, la richiesta di dimissioni è un errore nella forma, nel contenuto, nei tempi. Una lettura ingenerosa dell’operato del segretario e una ricostruzione caricaturale della fase politica. Invito i sottoscrittori a rivolgere lo sguardo verso il solo avversario che abbiamo: una destra affamata di potere che sta organizzando il rientro sulla scena politica dei protagonisti della più grande stagione fallimentare della storia cittadina. Auspico che il gruppo dirigente locale, nei prossimi giorni e nelle prossime ore, spenda tutte le energie disponibili per costruire, insieme al segretario Majocchi, a cui rinnovo stima e fiducia, una lista forte, rappresentativa del pluralismo e radicata nella comunità. Latina ha bisogno del nuovo Pd. Ha bisogno di politiche e non di polemiche. Darò una mano, come sempre, nella misura in cui verrà ritenuto necessario. Non rimane che metterci al lavoro per la città dei diritti, della crescita sostenibile, della solidarietà e dove vivere sia bello e sicuro. Questo conta” ha concluso il segretario provinciale del Pd. 

Dai vertici regionali l'appello all'unità

Dello stesso parere anche Daniela Fiore che ieri sera su Facebook ha scritto: “Le primarie hanno consentito ai progressisti di presentarsi uniti con un candidato sindaco, condizione essenziale per essere credibili per il governo della città, fatto non scontato fino a qualche settimana fa. Una visione partecipata della politica che ha sempre caratterizzato la scelte di Leonardo Majocchi. Non fa bene al Pd leggere ancora oggi indiscrezioni di stampa che parlano di correnti, di gruppi, di raccolte di firme, di soggetti che intepretano le primarie come l'ennesima resa dei conti di un congresso permanente. Chi pensa questo non ha capito cos'è la politica e cos'è il Pd oggi e, soprattutto, non ha alcun interesse per una città che ha bisogno di migliorare i servizi, di realizzare opere per rilanciare lo sviluppo. Avanti con Leonardo Majocchi, con i giovani del Pd, con il processo di rinnovamento della politica che è appena iniziato”.

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