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Alimentazione

La Falia di Priverno, un'antica ricetta contadina

Tutto sulla tradizionale ricetta del territorio pontino

C'è un'antica ricetta del territorio pontino che fa gola a grandi e piccini. Non può essere chiamata pizza, ma non ha di certo l'aspetto del pane. E, allora, cos'è? Il suo nome è Falia, ha origine a Priverno e rientra nei prodotti agroalimentari tradizionali.

Cos'è la Falia

L'aspetto ricorda una focaccia. Ha forma allungata, schiacciata con due solchi centrali a caratterizzarla ed è preparata con farina, acqua, lievito, olio extra vergine di oliva. Si tratta di una ricetta antica, contadina, tramandata nel tempo dai fornai e arrivata fino a noi. Un tempo i contadini di Priverno e delle zone circostanti, la mangiavano ripiena di broccoletti della Valle dell'Amaseno. Oggi è protagonista anche di una sagra: la Sagra della Falia e Broccoletti di Priverno che ricorre nel mese di maggio.

Si narra che il nome Falia derivi dalla fornaia che la inventò. A chi, infatti, chiedeva chi preparasse questa focaccia invitante, tutti rispondevano: "Lo fà Lia": da qui il nome "Falia". 

Come si prepara la Falia di Priverno

C'è ancora chi in zona ripropone la tradizionale Falia di Priverno, come ad esempio Luca Mastracci di Pupillo Pura Pizzeria (in foto la sua Falia), in alternativa si può tentare di prepararla in casa. 

Gli ingredienti utilizzati per la preparazione della Falia sono farina 00, acqua, lievito di birra, sale, olio extra vergine di oliva e malto. Il lievito andrà sbriciolato direttamente nella farina, per poi aggiungere acqua e impastare. L'impasto andrà fatto fermentare per circa 24 ore a temperatura ambiente; andrà poi rinfrescato con farina, acqua, malto, olio e sale.

Avrà bisogno di lievitare fino al raddoppio del volume e, prima di informare, la Falia dovrà essere distesa per assumere una forma allungata con due solchi nel centro, in cui andare ad aggiungere olio prima della cottura. 

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