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Lunedì, 29 Aprile 2024
RIFIUTI

La raccolta differenziata cresce a Latina, Legambiente al Comune: “Proseguire con il porta a porta”

Non convince la strada imboccata dall’amministrazione di puntare sui cassonetti stradali in centro. Il Circolo Arcobaleno nutre per questo “una forte preoccupazione per il raggiungimento del 65% di differenziata”

Sono stati 24, su 33 totali, i Comuni Ricicloni virtuosi premiati da Legambiente nella provincia pontina, vale a dire quei centri che hanno superato la soglia del 65% di raccolta differenziata. Un dato che il locale Circolo Arcobaleno di Latina ha accolto con grande soddisfazione guardando soprattutto al futuro. “Va precisato che i dati si riferiscono all’anno 2022 ed è prevedibile che lo stesso tenderà a crescere”, spiegano dall’organizzazione che prende a esempio proprio il capoluogo “che nel 2022 ha registrato poco più del 42% a fronte del 55% raggiunto nel 2023”. 

E su Latina il Circolo di Legambiente pone la sua attenzione. “Ad oggi il porta a porta ha raggiunto il 75% della popolazione estesa sul 90% del territorio comunale, e si è raggiunto oltre il 55% di raccolta differenziata con la trasformazione del rifiuto, che prima rappresentava un costo per la collettvità, in prodotto ricercato sul mercato che ha generato nuove entrate per il Comune, grazie alla vendita delle sue frazioni nobili quali il vetro, la plastica, la carta, l’alluminio. Ancora c’è da concludere l'ultimo tratto del percorso riguardante il centro città, ma vanno considerate le tante difficoltà affrontate sia di carattere generale, quali la pandemia e le tensioni internazionali che hanno inciso sulla lievitazione dei costi dei carburante e delle materie prime, sia altre legate a fattori di carattere amministrativo come il mancato e tardivo allineamento della banca dati Tari del Comune con l'effettivo numero di utenze servito da Abc, altre ancora dovute a momenti di disservizio dipendenti dall'azienda a cui conferire la frazione indifferenziata dei rifiuti”. 

Ma la strada imboccata dall’attuale amministrazione comunale di Latina, cioè quella di introdurre nel centro città i cosiddetti cassonetti stradali intelligenti non convince Legambiente che per questo “nutre una forte preoccupazione per il raggiungimento dell’obiettivo del 65% di differenziata”. “Le indicazioni che provengono dall’attuale amministrazione comunale, sembrano andare nella direzione opposta al metodo del porta a porta. Metodo - aggiunge l’associazione  -molto gradito dai cittadini già serviti, comprovato dal risultato del recentissimo sondaggio (effettuato da ABC e disponibile sul sito dell’Azienda) che certifica un indice di soddisfazione dei cittadini che sfiora l'80% sul servizio di smaltimento dei rifiuti e del 68% di preferenze del porta a porta rispetto al vecchio sistema dei contenitori stradali”, mentre il “sistema dei contenitori stradali inevitabilmente incide negativamente sulla qualità del prodotto/ rifiuto in quanto non è garantita la specificità del rifiuto conferito”. 

Per questo Legambinete, disponibile a collaborare con l’amministrazione per “raggiungere il miglior risultato possibile nell’interesse dei cittadini e della collettvità tutta”, ha sollecitato la sindaca Matilde Celentano, i consiglieri comunali, le forze politiche e il Cda di Abc “a proseguire la strada già tracciata e a tener presente che il porta a porta è l’unico metodo in grado di dare risposta alla doppia esigenza di diminuzione del costo della Tari, per arrivare alla tariffa puntuale per i cittadini, e di portare Latina al livello delle migliori 

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