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Domenica, 28 Aprile 2024
In provincia

Attacchi alle istituzioni, appello al ministro Piantedosi. La solidarietà di Celentano al sindaco di Aprilia

Missiva della prima cittadina di Latina a Principi dopo l’atto intimidatorio di cui è stato vittima. L'episodio dopo i danneggiamenti a scopo intimidatorio alla Garante per l’Infanzia e l’auto incendiata al sindaco di Lenola

Mentre sono in corso le indagini da parte dei carabinieri, sono diversi i messaggi di solidarietà che stanno arrivando al sindaco di Aprilia Lanfranco Principi, vittima nelle scorse ore di un atto intimidatorio. Nelle scorse ore, la prima cittadina di Latina Matilde Celentano ha inviato una missiva a Principi, facendosi portavoce della vicinanza da parte di tutta l’amministrazione estesa anche ai dipendenti della Multiservizi.

La missiva è stata recapitata a mano dall’assessore ai servizi sociali Michele Nasso che è giunto ad Aprilia su delega della prima cittadina Celentano. “Il lancio di una molotov all’indirizzo della sede dell’azienda Multiservizi e una scritta contro il sindaco Principi – ha commentato Celentano – sono gesti da condannare. Assistiamo da qualche tempo a un’escalation di attacchi alle istituzioni. La Garante regionale dell’Infanzia e dell’adolescenza Monica Sansoni, citando i recenti episodi avvenuti nel capoluogo, ha subito nel giro di pochi giorni danneggiamenti a scopo intimidatorio. Confido nelle forze dell’ordine affinché i responsabili siano presto assicurati alla giustizia”.

“Siamo certi che l’azione politica e amministrativa del sindaco Principi per la comunità di Aprilia non subirà ripercussioni a fronte del gravissimo atto. Il primo cittadino ha attorno a sé una fratellanza istituzionale che lega le amministrazioni comunali di questo territorio”, hanno concluso la sindaca Celentano e l’assessore Nasso.

Appello al ministro Piantedosi 

Sul tema è intervenuto nelle scorse ore anche l’eurodeputato della Lega Matteo Adinolfi che, facendo riferimento appunto anche ai danneggiamenti alla vettura della Garante per l'infanzia Sansoni e a quanto accaduto a Lenola dove nelle scorse settimane è stata incendiata l’auto del sindaco Fernando Magnafico, ha rivolto un appello al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. 

“Colpire un rappresentante delle istituzioni è un’offesa all’intera comunità e rappresenta una lesione profonda al principio di democrazia e del viver civile su cui si fonda la nostra Costituzione. In particolar modo quando le minacce avvengono in risposta ad attività istituzionali e vengono perpetrate per impedire scelte politiche o a scopo vendicativo - ha commentato Adinolfi - In questo clima di tensione e sopraffazione è necessario alzare il livello di guardia e potenziare i presidi territoriali. Prefettura, Questura e forze dell’ordine stanno conducendo un lavoro eccezionale e mi complimento per gli ottimi risultati raggiunti, frutto di un lavoro costante e meticoloso. Ma c’è la necessità di intensificare gli sforzi e garantire loro maggiori risorse, per una più ampia tutela collettiva del territorio a contrasto di condotte illecite e atti criminali. Al riguardo, rivolgo un appello al ministro dell’Interno affinché si possa dare sempre più attenzione alla provincia di Latina, un’area delicata e troppo spesso oggetto delle mire della criminalità organizzata”. 

“Al ministro Piantedosi -aggiunge ancora l’eurodeputato pontino - chiedo altresì di accelerare i tempi per la realizzazione del commissariato di polizia ad Aprilia, atto a incrementare le attività di controllo e contrasto alla criminalità già svolte dall’Arma dei carabinieri in un territorio vasto e complesso. Ma voglio rivolgere un appello anche a tutti i cittadini, perché la lotta alla criminalità deve essere un impegno di tutti, una chiamata alla responsabilità collettiva. Ognuno di noi può e deve fare la sua parte, denunciando ogni atto illecito e promuovendo il dialogo, a partire dai social network, spesso terreno fertile per minacce, intimidazioni e propagazione della cultura dell’odio. Auspico, infine, un maggiore supporto da parte delle istituzioni scolastiche, perché oltre alle strategie di repressione e alle sanzioni previste, è necessario operare sul versante della prevenzione, stimolando una cultura del rispetto delle persone. E per farlo è necessario muovere i primi passi nelle scuole di ogni ordine e grado, con iniziative di sensibilizzazione e con progetti che mirano a promuovere la cultura della legalità e l’educazione civica” ha concluso Adinolfi.

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