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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

“Estendere la Zes alle province di Latina e Frosinone”: la richiesta del presidente Rocca al ministro Fitto

Missiva del governatore del Lazio all’esponente di Governo. L’appello arriva anche dal territorio pontino

Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, ha inviato una lettera al ministro per gli Affari europei, il Sud Italia, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Raffele Fitto, per chiedere l’estensione della Zona Economica Speciale (ZES) anche alle province di Latina e di Frosinone.

“La Regione Lazio – si legge nella missiva – guarda con grande interesse e fiducia al processo di revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che, insieme con la presidente Meloni, il Governo tutto, Lei sta portando avanti in collaborazione e in accordo con la Commissione Europea”.

Il Pnrr, secondo il governatore del Lazio, rappresenta un’opportunità unica per affrontare sfide cruciali e rafforzare la resilienza economica e sociale, e la Regione esprime la sua preoccupazione e la sua determinazione a garantire un trattamento equo per tutte le regioni. La proposta di istituire una Zona Economica Speciale (ZES), unica nel Mezzogiorno, solleva preoccupazioni legate all’impatto potenziale sulle regioni confinanti. Il Lazio, in particolare, condivide confini con tre delle regioni coinvolte nella ZES Unica: Abruzzo, Molise e Campania. “Questo potrebbe ulteriormente penalizzare le Regioni già in difficoltà economica, creando uno squilibrio nell’attrazione di investimenti produttivi. Siamo preoccupati per l’effetto negativo che questa iniziativa potrebbe avere sulle regioni limitrofe, che, malgrado affrontino sfide simili, non potranno godere degli stessi benefici fiscali e semplificazioni amministrative”, ha sottolineato Rocca. 

Inoltre, nella lettera viene evidenziato come, nonostante siano state apportate modifiche significative alla Carta degli Aiuti a Finalità Regionale per il 2022-2027, alcune Regioni confinanti potrebbero ancora beneficiare di agevolazioni più elevate rispetto al Lazio. Il presidente Rocca fa appello al Governo affinché venga avviata una discussione con la Commissione Europea volta a garantire un trattamento equo alle Regioni limitrofe. Viene quindi proposta l’istituzione di un regime speciale – esteso alle aree in difficoltà di sviluppo già individuate, confinanti con la ZES Unica – avente le stesse agevolazioni previste per le regioni del Mezzogiorno e viene chiesta particolare attenzione alle imprese che insistono nelle province del Lazio meridionale (Latina e Frosinone, oltre all’area di Cassino). “Crediamo che attraverso il dialogo e la cooperazione si possa ottenere una revisione del Pnrr che risponda alle esigenze di tutte le regioni e contribuisca a un futuro migliore per l’Italia”, conclude i governatore del Lazio. 

Zes estesa anche alla provincia di Latina, la sindaca Celentano al fianco del presidente Rocca

L’appello che arriva dalla provincia pontina

A fare eco al presidente Rocca ci sono anche i due assessori pontini, Elena Palazzo e Giuseppe Schiboni. “Dobbiamo sostenere le aziende che operano nell’area di Latina e Frosinone, in questo momento non comprese nella Zes Unica - ha detto l’assessora all’Ambiente, allo Sport, ai Cambiamenti climatici, alla Transizione energetica e alla Sostenibilità Palazzo -. Le province del basso Lazio, infatti, vicine geograficamente a quelle inserite nella Zona Economica Speciale, rischierebbero di soccombere non potendo contare sulle stesse agevolazioni riconosciute invece al Mezzogiorno. Bene il presidente Rocca, che ha evidenziato subito questa situazione in una lettera rivolta al ministro Fitto, dove sottolinea quanto estendere un regime speciale alle aree in difficoltà di sviluppo possa garantire un rilancio economico equo in tutte le Regioni italiane. Siamo certi - conclude Palazzo -, che la risposta da parte del Ministero Fitto non tarderà ad arrivare e che si potrà avviare, in maniera coordinata, un processo di revisione del Pnrr che il Governo Meloni sta portando avanti”. 

“La scelta del presidente della Regione di inviare una lettera al ministro Fitto dimostra ancora una volta l’attenzione e la lungimiranza che questo governo regionale ha per la crescita dei suoi territori - ha commentato l’'assessore al Lavoro, Università, Scuola, Formazione, Ricerca, Merito Schiboni -. La Zona Economica Speciale rappresenta un importante strumento per accrescere l’attrattività e la competitività delle nostre province riducendo il divario con il resto del Paese. Le ZES sono aree destinatarie di specifiche agevolazioni fiscali e semplificazioni burocratico amministrative. Un motore indispensabile per la nostra economia capace di segnare una svolta per il rilancio anche in termini di rinnovata centralità delle province di Latina e Frosinone e quindi di tutto il Lazio. Si tratta di una misura che sviluppa competitività e crescita e quindi nuove occasioni di lavoro. Le nostre province, a partire da quella di Latina, stanno subendo da anni gli effetti di una crisi devastante che viene contrastata ogni giorno solo grazie allo spirito di collaborazione e resilienza delle piccole e medie imprese. La Regione è al loro fianco in un’ottica di collaborazione interistituzionale e dialogo all’insegna dell’equità, dello sviluppo, della coesione” conclude Schiboni. 

A loro si è unito anche il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Enrico Tiero. “Prendo atto con soddisfazione dell’interessamento diretto del presidente Rocca in merito al tema della Zes Unica e al coinvolgimento delle province di Latina e Frosinone. Evidentemente la richiesta del sottoscritto e del collega Daniele Maura, esplicitata attraverso una mozione in Consiglio regionale, ha sortito un primo importante effetto” ha detto Tiero. “Condivido la preoccupazione del presidente relativamente alla necessità di garantire maggiore equità a tutti i territori, soprattutto in termini di accesso paritetico alle opportunità di rilancio economico. I timori che ci accomunano sono quelli legati all’impatto potenziale sulle regioni confinanti. Il Lazio, in particolare, condivide confini con tre delle regioni coinvolte nella Zes Unica: Abruzzo, Molise e Campania. A pochi chilometri da questi territori avremo imprese che potranno avvalersi di agevolazioni notevoli che le renderanno ben più competitive rispetto alle nostre. Si creeranno condizioni di concorrenza molto forti che potrebbero portare ad accentuare un processo di delocalizzazione di imprese. Ciò andrà ad impoverire ulteriormente un tessuto economico già in difficoltà”. “Diventa urgente e necessario un intervento affinché almeno il Basso Lazio ed a nostro avviso anche il reatino possano ricevere il trattamento richiesto” ha concluso Tiero. 


 

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