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Case dell’Acqua, anche Cori si prepara al progetto: pubblicato il bando

Si tratta di moderni impianti per la distribuzione di acqua naturale e frizzante a 5 centesimi al litro. Assessore Nuglio: “Meno plastica, meno tir per strada, meno danni all’ambiente e più soldi nel portafogli”

Più acqua pubblica, meno rifiuti”. Con questo slogan il Comune di Cori porta avanti il progetto delle Case dell’Acqua: sul sito istituzionale dell’amministrazione, infatti, è stato pubblicato il bando per l’affidamento in concessione per cinque anni di tre spazi pubblici per l’attivazione di altrettanti impianti, uno a piazza della Croce (Cori valle), un altro nell’area mercato di Cori monte e il terzo a piazza XI Settembre (Giulianello).

Per rispondere c’è tempo fino al 16 giugno 2014, secondo quanto specificato nell’avviso consultabile sul portale www.comune.cori.lt.it.   

“Si tratta di moderni impianti amovibili per la distribuzione di acqua naturale e frizzante, posizionati su suolo pubblico, che erogano acqua refrigerata prelevata dall’acquedotto comunale, sottoposta ad analisi qualitative molto più frequenti di quelle previste per l’acqua imbottigliata – spiegano dal Comune -.

Presso questi distributori automatici, in funzione 365 giorni l’anno, 24 ore su 24, sarà possibile prelevare acqua in bottiglie da ricarica e non usa e getta, al prezzo di 5 centesimi al litro, salvo eventuali variazioni da concordare con l’Ente. I gestori devolveranno al Comune il 5% dei proventi delle vendite per patrocinare manifestazioni legate a tematiche ambientali e di innovazione tecnologica”.

“Un progetto semplice e completo, con ricadute ambientali, economiche e sociali – spiega il fautore dell’iniziativa, l’Assessore Fausto Nuglio –; le Case dell’Acqua stanno consentendo in Italia una significativa riduzione dei volumi di plastica prodotta, da raccogliere e smaltire, e di mezzi pesanti in circolazione per il trasporto delle confezioni, quindi meno rifiuti ed anidride carbonica nell’atmosfera. Un concreto risparmio per le famiglie che potranno acquistare acqua di qualità ad un prezzo decisamente inferiore a quello di mercato, contribuendo a garantire a tutti un bene comune. Questi luoghi possono anche diventare punti di informazione, socializzazione ed aggregazione tra le persone.”

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