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Discarica di Montello, Pd: “29 milioni di euro versati al Comune. Ma non sono stati destinati al ristoro”

Il tema oggetto dell’interrogazione presentata dalla consigliera Fiore. La risposta dell’assessora Nasti: “Le somme impegnate nella spesa corrente; non esiste un vincolo di destinazione”

La destinazione dei fondi relativi ai ristori per servitù derivanti dalla presenza della discarica di Borgo Montello sul territorio comunale è stata al centro del question time di oggi in Comune a Latina che ha visto l’assessora al Bilancio Ada Nasti rispondere all’interrogazione della consigliera comunale del Pd Daniela Fiore. 

“Da una ricerca da me effettuata – ha dichiarato Nasti– risulta che l’importo è superiore a quanto citato nell’interrogazione: non 13, ma 29,3 milioni di euro. Si tratta di somme relative agli anni 1998-2019, riversate dai comuni limitrofi che usufruivano della discarica. Tali somme sono state accertate e riscosse in due distinti capitoli del bilancio comunale e impegnate nella spesa corrente, senza specifico vincolo di destinazione. Mi sono preoccupata – ha concluso l’assessora – di capire se esistesse una norma che vincolasse la destinazione delle suddette entrate, con conseguente erroneo utilizzo delle stesse, ma non esiste”.

Una risposa che non ha soddisfatto la consigliera del Pd. Nello specifico, le somme versate al Comune di Latina a titolo di indennizzo per i cittadini residenti nei pressi della discarica di Borgo Montello ammontano a 29 milioni e 369mila euro, corrisposte dalle società che hanno gestito la discarica all’Ente a partire dal 1998 fino alla chiusura dell’impianto. “Le somme sono state accantonate in due capitoli di bilancio, ma sono state impegnate nella spesa corrente e non per il ristoro da servitù ambientale cui erano destinate”.

“La somma che avevamo riscontrato attraverso i dati forniti dalla società Ind.Eco è oltre il doppio se si vanno a considerare i versamenti effettuati anche da altri gestori. Se per un verso è vero che non esiste un obbligo di destinazione sul piano contabile, tuttavia – ha sottolineato la consigliera del Pd - è molto grave sul piano politico che queste somme entrate nel bilancio comunale non siano state destinate a indennizzare il territorio. Se si tratta di ristori – ha continuato Fiore – vuol dire che politicamente si riconosce la necessità di restituire a quei territori e a quei cittadini ciò che la discarica ha tolto loro dal punto di vista della salubrità. Questo mancato impegno è ancora più grave considerato che quei territori periferici, oltre alla servitù pluriennale, scontano a livello infrastrutturale i mancati interventi di riqualificazione necessari per colmare il gap con il centro di Latina. Che non sia stata realizzata nessun’opera pubblica attingendo a questi 30 milioni di euro è un fatto politicamente inaccettabile, a fronte del quale è necessario mettere in campo le azioni restitutive e di investimento per riequilibrare il divario”.

“Esiste un progetto che come Pd abbiamo presentato a maggio scorso per la valorizzazione dell’area compresa tra Borgo Montello e Torre Astura e la bonifica dalla servitù legata ai rifiuti che l’ha condizionata. Possiamo ripartire da qui – conclude Fiore - per qualificare un’area culturalmente ricca, attraverso l’impegno concreto a chiudere una stagione segnata dallo sfruttamento, per aprirne una nuova, votata alla tutela e allo sviluppo”.
 

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