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La mobilitazione / Terracina

Caro gasolio, si fermano anche i pescatori: la protesta arriva a Terracina

Oggi la mobilitazione con la in Capitaneria di Porto, come segno simbolico di resa, la documentazione per l’impossibilità di esercitare l’attività

Dopo quella degli autotrasportatori, arriva anche nella provincia di Latina, e soprattutto nel territorio di Terracina, la protesta dei pescatori contro il caro gasolio. Una settimana di stop, questa la decisione assunta a livello nazionale sabato 5 marzo durante un'assemblea che ha visto la partecipazione della maggior parte delle marinerie, compresa quella laziale e che si sta espandendo anche nel nostro territorio.

E così anche i pescatori di Terracina hanno deciso di protestare contro il caro gasolio dopo che ad influire sull’aumento dei prezzi ha iniziato a contribuire anche la guerra in Ucraina. Nella mattinata di oggi i pescatori consegneranno in Capitaneria di Porto, come segno simbolico di resa, la documentazione per l’impossibilità di esercitare l’attività (nella foto in basso le motivazioni della protesta).

Così si concretizzerà la mobilitazione dei pescatori che hanno ricevuto il sostegno anche dell’Amministrazione comunale. “La protesta dei pescatori di Terracina, ai quali va la totale solidarietà dell’Amministrazione comunale, è assolutamente comprensibile, così come lo è quella di tutte le categorie, dei lavoratori e dei privati cittadini che si trovano a dover fronteggiare lo spropositato aumento del costo dell’energia - ha detto il sindaco Roberta Tintari -. La situazione è molto grave e può diventare drammatica perché il rischio di non riuscire a garantire il sostentamento delle famiglie è, purtroppo, concreto. Le cifre spaventose a cui sono arrivati i carburanti comportano l’inevitabile aumento del costo di tutte le merci, di tutti i servizi e la difficoltà negli spostamenti per lavoro dei pendolari o di chi svolge attività in cui è obbligatorio viaggiare”. Oggi, ha aggiunto il primo cittadino, saremo “con i pescatori di Terracina per chiedere l’intervento del Governo e saremo con tutte le categorie che stanno pagando, fino a questo momento, il prezzo più alto di questa crisi energetica”.

Proprio per oggi, 8 marzo, è previsto anche l’incontro al Mipaaf che il sottosegretario alle Politiche agricole con delega alla pesca Francesco Battistoni ha deciso di anticipare proprio per affrontare quanto prima la delicata questione. Il sottosegretario si confronterà con le associazioni più rappresentative del settore dopo che hanno deciso di aderire alla protesta la maggior parte delle marinerie italiane, (l'80% secondo i promotori). 

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