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Domenica, 28 Aprile 2024
Commercio

Anche a Latina partono i saldi estivi: cosa cambia da quest'anno

Nuove regole per tutelare i consumatori: ora c'è l'obbligo di indicare non solo la percentuale di sconto ma anche il prezzo del bene nei 30 giorni precedenti

Partono oggi, giovedì 6 luglio, anche a Latina, gli attesi saldi estivi 2023, che iniziano dunque quest'anno di giovedì contrariamente agli anni passati in cui si optava per la scelta di sabato. Questa volta inoltre c'è una data unica di inizio per tutta Italia e la data di chiusura diversa da regione a regione.

Quest’anno inoltre le regole saranno sostanzialmente le stesse ma con qualche modifica rispetto al passato e i saldi estivi saranno all’insegna della trasparenza, grazie alla nuova direttiva europea Omnibus che ha introdotto la regola del prezzo precedente. D’ora in poi infatti i consumatori troveranno sul cartellino del prodotto che desiderano acquistare, oltre alla percentuale di sconto, anche il prezzo più basso degli ultimi 30 giorni precedenti e non più il prezzo di listino. Ecco un esempio: se si offre uno sconto del 30% e il prezzo più basso degli ultimi 30 giorni era di 100 euro, il venditore dovrà indicare 100 euro quale prezzo precedente, barrato, e su questo importo si dovrà poi calcolare la riduzione del 30%. 

"Sarà più complicato fare gli sconti farlocchi" ha spiegato Mauro Antonelli, direttore del centro studi Unione nazionale consumatori (Unc), in un’intervista a Today nella quale ha ricordato che in realtà la regola del prezzo precedente "è semplicemente un rafforzamento, perché il commerciante deve indicare esplicitamente il prezzo più basso degli ultimi 30 giorni". Una regola ch vale sia per i negozi fisici che per le vendite sul web. Chi non rispetta la normativa rischia una multa dai 516 ai 3.098 euro. Ma lo stesso Antonelli avverte: "L’importo potrebbe anche andare bene se ci fossero dei controlli, come per le regole del codice della strada e la norma sul pos". 

Intanto, si moltiplicano proprio in questo periodo i decaloghi sul web per non incappare in possibili truffe. L'Associazione nazionale consumatori ne ha recentemente pubblicato uno, ricordando che è sempre meglio diffidare di sconti superiori al 50%. Cosa fare inoltre in caso di prodotti difettosi? La direttiva europea entrata in vigore a gennaio del 2022 stabilisce che non valgono più i 2 mesi per denunciare il difetto ed esercitare la garanzia di 2 anni su un prodotto non conforme. L’azione per esercitare i propri diritti si prescrive in 26 mesi dalla consegna del bene. Questo vuol dire che non è più necessario denunciare il difetto al venditore entro 2 mesi dalla sua scoperta per ottenerne la riparazione o la sostituzione. Se riparazione e sostituzione non sono state fatte o sono impossibili allora si ha diritto a una riduzione proporzionale del prezzo o alla restituzione dei soldi.

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