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Domenica, 28 Aprile 2024
Lavoro

Supporto per la formazione e il lavoro: cos’è? Chi può fare domanda?

Una delle misure del Governo Meloni che ha sostituito il reddito di cittadinanza è il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL). Ecco qualche chiarimento su chi ne ha diritto e in cosa consiste.

Con il Decreto Lavoro dello scorso maggio divenuto legge nel mese di  luglio, il Governo Meloni ha sostituito il Reddito di Cittadinanza con due misure di supporto per le persone e i nuclei famigliari in difficoltà economica: l’Assegno di Inclusione (ADI) e il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL).

Che cos’è e in che consiste il SFL?

È un’indennità di 350 euro al mese per i cosiddetti “occupabili” che accetteranno di essere inseriti in un percorso formativo volto all’inserimento nel mondo del lavoro; ovvero le persone che accetteranno di partecipare a corsi di formazione obbligatori o attività di pubblica utilità riceveranno un bonifico di tale somma direttamente dall’INPS. Questa indennità ha una durata di 12 mesi e non è rinnovabile. Si potrà inoltrare la domanda per aderire al programma a partire dal 1 settembre 2023.

Chi può richiederlo? Quali requisiti sono richiesti?

Il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) è rivolto alle le persone di un’età compresa tra i 18 e i 59 anni, con un reddito ISEE inferiore ai 6000 euro l’anno e che non abbiano in famiglia minori, ultrasessantenni o disabili che non abbiano diritto all’ Assegno di Inclusione (ADI). Tra i requisiti per avere diritto all’inserimento c’è anche quello di aver concluso la scuola dell’obbligo (per i giovani fino a 29 anni) di non aver presentato dimissioni volontarie dal proprio posto di lavoro fatta salva la giusta causa. Più membri della stessa famiglia possono chiudere questa indennità ma è bene controllare i requisiti economici e i requisiti di cittadinanza, soggiorno e residenza sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Come si inoltra la domanda?

Dal 1° settembre sarà possibile inoltrare la domanda per ricevere il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) o recandosi presso CAF e patronati, o in maniera telematica sul portale dell’INPS tramite attraverso lo Spid, la carta di identità elettronica o la carta dei servizi-Cns.
L’iter è abbastanza tortuoso e prevede diversi passaggi:
•    Nel momento in cui si inoltra la domanda ci si deve iscrivere al "SIISL", il Sistema Informativo per l'inclusione Sociale e Lavorativa che sarà pronto nelle prossime settimane.
•    Una volta iscritti al SIISL si procederà con la sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale (Pad). A questo punto l’INPS verificherà i dati inseriti (che periodicamente dovranno essere reinseriti per effettuare controlli incrociati) e appurerà se il richiedente ha diritto a essere inserito nel percorso o meno.
•    A seguito del parere positivo dell’INPS, il beneficiario dovrà recarsi presso un Centro per l’impiego e sottoscrivere il Patto di Servizio Personalizzato aderendo così a un programma di politiche attive del lavoro che consiste in servizi di orientamento, corsi di formazione, progetti socialmente utili e infine proposte di lavoro. Al massimo ogni 90 giorni il beneficiario dovrà confermare in maniera telematica il suo “stato di attivazione” e comunicare ogni variazione reddituale.
Seguendo questo iter il beneficiario riceverà mensilmente il bonifico da parte dell’INPS.

Come decade il SFL?

L’indennità sarà versata per 12 mesi e non sarà rinnovabile. In questo lasso di tempo il beneficiario dovrà seguire i corsi di formazione e svolgere servizi di pubblica utilità, in caso di un assenze ripetute si perderà l’indennità. Attraverso il SIISL il beneficiario riceverà inoltre offerte di lavoro in base al proprio profilo. Secondo il Decreto Lavoro, in caso di rifiuto di congrue proposte di lavoro (ovvero a tempo indeterminato o determinato con salario minimo previsto dai contratti collettivi, a non più di 80km da casa in caso di tempo determinato), si potrà perdere l’indennità.

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