Abc: azzerati i compensi per il Cda, il voto in Consiglio. Ma Lbc non ci sta: “E’ populismo”
Passa, con soli 18 voti favorevoli, emendamento alla proposta di delibera di Consiglio presentato dall’Udc. Dall’opposizione: “Si sta facendo del male a un’azienda che è patrimonio della nostra città”
L’emendamento alla proposta di delibera di Consiglio presentato dall’Udc che di fatto azzera i compensi per i consiglieri di amministrazione dell’azienda speciale Abc è stato al centro del dibattito nell’ultima Assise convocata per la giornata di ieri a Latina. Un tema che ha visto l’ennesimo scontro tra maggioranza e opposizione.
Con l'emendamento votato ieri infatti è stato deliberato di determinare come compenso per i componenti del Cda dell’azienda speciale Abc il solo riconoscimento del gettone di presenza pari a 30 euro per ciascuna seduta dello stesso consiglio di amministrazione con il riconoscimento del rimborso spese. Si parte già dalla prossima nomina del Cda. Nel corso della seduta del Consiglio comunale, i rappresentanti di di Lbc invitato la maggioranza a rivedere questa posizione, a ritirare le proposta di delibera e ad analizzare quanto avviene anche in altre aziende speciali.
Al termine della discussione l’emendamento, che è stato invece approvato, con soli 18 voti favorevoli.
“Si sta facendo del male a un’azienda che è patrimonio della nostra città” hanno commentato i consiglieri di Latina Bene Comune al termine della seduta. “Questa azienda, nata nel 2018 – ha specificato l’ex sindaco Damiano Coletta – ha permesso di stabilizzare circa 100 lavoratori che prima operavano con contratti a termine, ha portato la raccolta differenziata al 53% e nei quartieri serviti dal porta a porta addirittura all’80%. E’ su questi dati oggettivi che occorre ragionare. C’è sicuramente da lavorare sul piano economico, così come sulla chiusura della raccolta nel centro cittadino, ma la soluzione non può essere quella di togliere i compensi ai membri del Cda”.
“Invece di affidarci alle migliori professionalità sul campo per migliorare – commentano ancora i consiglieri Dario Bellini e Damiano Coletta – si stabilisce che il lavoro debba essere fatto gratis. Questo è populismo, la competenza va invece pagata, sempre. E far passare tutto questo per il bene della città è ridicolo. A questo ci domandiamo chi sarà selezionato? Il professionista o l’amico?”.
