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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Asili nido, scoppia il caso in Comune. L’opposizione: “L’assessora Tesone si dimetta”

C’è la madre dell’assessora tra lavoratrici degli asili nido statalizzati riassorbite senza averne diritto. Assunzioni che poi sono state revocate. L’affondo della minoranza che parla di conflitto di interesse; Tesone si difende

Scoppia il caso asili nido in Comune a Latina. E’ stata una commissione trasparenza infuocata quella di ieri chiamata a discutere proprio del cambio di appalto per la gestione degli asili nido e della scuola dell’infanzia; commissione che ha avuto una coda polemica culminata con la richiesta di dimissioni dell’assessora all’Istruzione Francesca Tesone da parte dell’opposizione che ha parlato di conflitto di interesse. 

La questione ruota intorno al problema della gestione del nuovo appalto legato al riassorbimento del personale, che godeva della clausola di salvaguardia, nel passaggio del servizio degli asili nido e delle scuole per l’infanzia dalla cooperativa Astrolabio alla cooperativa Gialla; un problema che era stato sollevato dai sindacati. Secondo quanto emerso infatti alcune delle lavoratrici di un asilo nido che è stato statalizzato sono state riassorbite senza averne diritto e le nuove assunzioni sono state quindi revocate. Sono stati presentati dei ricorsi e ora il caso è sul tavolo dell’Ispettorato del lavoro chiamato quindi a esprimersi. Non è chiaro come i nomi di quelle lavoratrici, di un asilo nido divenuto statale e quindi riassunte senza averne diritto, siano entrati a far parte dell’elenco di quelle da riassorbire. Un nodo questo importante; è emerso infatti in un secondo momento, e qui si annida la questione politica, che una delle assunzioni revocate era quella della madre di una esponente della giunta Coletta, appunto Francesca Tesone come da lei ammesso durante la commissione di ieri. Un’ammissione tardiva per l’opposizione. Ed è proprio su questo punto che è si sono accesi i toni durante la seduta che prima è stata sospesa e poi abbandonata dalla maggioranza.

L’opposizione chiede le dimissioni di Tesone

Subito dopo la commissione i partiti di minoranza hanno tenuto una conferenza congiunta con cui sono state chieste le dimissioni dell’assessora Tesone. A introdurre il tema è stata Floriana Coletta di Lbc come presidente della commissione trasparenza convocata, ha spiegato, “proprio per fare luce su alcune irregolarità nel passaggio fra vecchio e nuovo gestore”. La stessa commissione “non vuole in nessun modo entrare nel merito delle questioni ma vuole affrontarle da un altro punto di vista e portare alla luce appunto le irregolarità” ha aggiunto Coletta che poi si è soffermata sul “metodo irrispettoso” della maggioranza che ha abbondato la seduta. 

“Abbiamo ritenuto giusto occuparci della vicenda ancora sotto accertamento dell'ispettorato del lavoro. C'è infatti anche un aspetto politico che va affrontato e che non si può tacere - ha detto la consigliera del Pd Daniela Fiore -. Il nostro è un approccio trasparente e non inquisitorio. Non entriamo nel merito di chi ha diritto o meno di essere assunto, ma non possiamo far finito di nulla. Questa era una questione che era giusto portare alla luce per fare in modo che tutti i passaggi fossero trasparenti. Gestire una situazione in cui c'è un conflitto di interesse doveva richiedere un passo indietro a monte - aggiunge Fiore -. Conflitto che si è palesato e c'è ora difficoltà ad argomentare. Crediamo quindi che l'assessorato debba fare un passo indietro e ne chiediamo le dimissioni”. 

A farle eco la capogruppo del M5S in Consiglio: “Non possiamo accettare questa mancanza di trasparenza - ha detto -. Sottolineo il silenzio dell’amministrazione; nonostante gli articoli di stampa, nulla è stato chiarito. Riteniamo anche noi per opportunità politica che l'assessora faccia un passo indietro o che comunque il sindaco intervenga”. Di "trasparenza e rispetto delle regole” ha parlato per Nazzareno Ranaldi. “La commissione era inizialmente tranquilla ma poi la maggioranza ha usato l'arroganza del potere. Mai siamo entrati come commissione nel merito delle questioni, ma la città  deve sapere che la commissione ha sempre un occhio sulle questioni che interessano la comunità. Abbiamo mantenuto un comportamento sano e tranquillo inficiato dalla maggioranza che ha abbandonato l'aula senza consentirci di concludere i lavori. Abbiamo acceso i riflettori su questa vicenda; ci sono ora dei ricorsi delle lavoratrici che lunedì andranno all’ispettorato” ha poi concluso il consigliere di Per Latina 2032. 

La sindaca Celentano: “L’assessora Tesone non si tocca”

Tesone: “Il Comune non partecipa in nessuna fase”

Sul caso è voluta intervenire Tesone che ieri ha partecipato alla commissione. “Gli asili nido comunali hanno regolarmente iniziato le attività il giorno 11 settembre, non prima in quanto gli uffici sono stati alle prese con tutte le attività propedeutiche al passaggio dalla cooperativa Astrolabio alla cooperativa Gialla, vincitrice delle due gare d’appalto relative al triennio 2023/2026" ha dichiarato attraverso una nota Tesone.

"In merito alle assunzioni, oggetto della commissione, il Comune non ha partecipato in maniera attiva in nessuna fase, ma figura solamente come parte terza. Secondo quanto risulta ai nostri uffici, la precedente cooperativa avrebbe inizialmente inoltrato i nomi di tutti i lavoratori da assumere per la clausola sociale alla cooperativa subentrante. In un secondo momento e in seguito a un’istanza, la questione è finita sul tavolo dell’ispettorato del lavoro perché le assunzioni della cooperativa Gialla riguardavano tutti i lavoratori precedentemente in servizio, senza l’esclusione delle quattro persone che facevano parte di un asilo nido divenuto statale e che dunque non godevano della clausola di salvaguardia. L’ispettorato del lavoro ha, dunque, deciso di procedere con il licenziamento delle persone in esubero. Come riassunto, nessuna delle procedure citate è di competenza del Comune, che non ha titolarità nelle decisioni che riguardano le due cooperative, e come dimostrano i verbali io non ho partecipato a nessuna fase dell’iter ancora aperto presso l’ispettorato del lavoro”. Alla commissione “alla quale sono stata convocata” ha poi concluso Tesone, “ho partecipato proprio per spiegare la mia posizione in merito”.

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