Covid e picco influenzale, da Latina a Fondi i pronto soccorso nel caos

Pazienti anziani rimasti su una barella in attesa di un posto letto da giorni. E' il caos dei pronto soccorso che si registra al Goretti di Latina ma che non ha risparmiato neanche gli ospedali di Fondi e di Terracina. Il picco proprio tra la fine del 2023 e questi primi giorni del 2024 e così moltissimi pazienti sono rimasti ad aspettare in barella, perfino su quelle delle ambulanze del 118, bloccate per ore. I più fortunati sono stati dirottati a Formia per il ricovero, altri a Cassino e Sora. Mentre al Goretti di Latina da ieri, tra pazienti in trattamento, in attesa e quelli in procinto di essere trasferiti, si registrano 107 persone.

La situazione dei nosocomi di Fondi e Terracina è segnalata in particolare dalle forze politiche della maggioranza del sindaco di Fondi Beniamino Maschietto (Forza Italia Città di Fondi, movimento IO SI, Litorale e Sviluppo Fondano, Democrazia Cristiana e Noi per Fondi). "L'impossibilità dei ricoveri è causata da una cronica carenza di personale medico e infermieristico a cui non si riesce a dare risposta nemmeno con il ricorso a medici esterni che, a quanto pare - segnalano i partiti di maggioranza - sono comunque pochi e con responsabilità limitate". Il Covid e l'ondata di influenza, le festività e dunque la mancanza di supporto della medicina del territorio, hanno certamente aggravato una condizione già critica, ma i posti letto in Medicina a Fondi e Terracina continuano a non essere utilizzati.

Il problema era stato sollevato nei giorni scorsi anche dalla Cgil, che aveva espresso posizioni particolarmente critiche nei confronti della riorganizzazione della rete sanitaria annunciata dalla Regione, che prevede di acquistare posti letto da Rsa e strutture private ma non accenna ai posti letto mai riattivati nei due nosocomi del centro della provincia pontina. "Nonostante a Terracina ci siano 28 posti letto e a Fondi 24 - spiegano ancora le forze politiche di centrodestra di Fondi - sembra che si possa fare affidamento solo su 18 posti per Terracina (quindi 10 in meno) e su 16 posti per Fondi (quindi 8 in meno). Analoga situazione dell’ortopedia di Terracina: nonostante la presenza di 4 ortopedici e l’arrivo di nuovi anestesisti per la sala operatoria, il numero dei posti letto è ancora ridotto a 15, lo stesso di quando gli ortopedici in servizio erano soltanto 2. Questo significa che nonostante i turni nei reparti di medicina vengano coperti da medici interni o esterni e ci siano posti disponibili nei reparti, i pazienti non vengono ricoverati e vengono invece lasciati nel pronto soccorso o nelle ambulanze in condizioni assolutamente precarie. A fronte di questa assurda situazione, abbiamo chiesto al sindaco di sollecitare un intervento del direttrice generale Cavalli affinché chiarisca immediatamente l'anomalia e proceda a ripristinare le normali e minime funzioni degli ospedali di Terracina e Fondi attraverso il reclutamento, anche straordinario, del personale necessario".

"Sono anni che la sanità provinciale registra condizioni di assoluta difficoltà - proseguono - nonostante gli annunci e le continue rassicurazioni della Regione e della competente Asl, ma non è accettabile che nemmeno ciò che è previsto non venga garantito. Le criticità di questi giorni confermano, se ce ne fosse ancora bisogno, che l’attuale organizzazione della sanità provinciale è inadeguata alle reali esigenze dei cittadini. Conosciamo e condividiamo le richieste di potenziamento dell’offerta sanitaria nella provincia di Latina, e in particolare per gli ospedali di Fondi e Terracina, fatte dal sindaco Maschietto alla luce delle numerose delibere di consiglio comunale ma vorremmo che il nuovo anno sia veramente un “nuovo anno” per la sanità della nostra provincia con una programmazione che sappia realmente garantire un’offerta sanitaria adeguata in tutto il territorio e per tutti i cittadini".