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Domenica, 28 Aprile 2024
Latina

Via libera alle linee guida sui Print, Celentano e Muzio: “Altro obiettivo messo a segno sull’urbanistica"

La sindaca: "La città finalmente avrà uno strumento che consenta  di rispondere alle numerose istanze legittime di cittadini e operatori di riqualificazione del tessuto urbano". Non si fanno attendere le reazioni dell'opposizione

Il consiglio comunale ha approvato oggi, giovedì 7 marzo, le linee guida per la redazione dei Print, sulla base della legge regionale numero 22 del 26 giugno 1997. “La città finalmente avrà uno strumento che consenta  di rispondere alle numerose istanze legittime di cittadini e operatori di riqualificazione del tessuto urbano - ha commentato la sindaca Matilde Celentano - Dopo la svolta storica della delega sull’urbanistica, ufficializzata con la recente deliberazione della giunta regionale, questa amministrazione ha posto un punto fermo anche sui Print. Si tratta di strumenti urbanistici finalizzati a riqualificare il tessuto urbano, edilizio, ambientale e sociale attraverso la promozione e il coordinamento di iniziative e risorse pubbliche-private. Se ne parlava da troppi anni, e oggi abbiamo finalmente le linee guida per poter avviare un processo di rigenerazione del territorio, nel rispetto normativo, e nella direzione dello sviluppo del territorio coi i principi di sostenibilità e di consumo zero del suolo”.

La proposta deliberativa è stata illustrata in aula dall’assessora all’Urbanistica Annalisa Muzio: “I Print, ovvero i Programmi integrati di intervento sono finalizzati a raggiungere la completa dotazione di servizi e infrastrutture in zone della città che non godono della completa attuazione degli standard previsti (il cosiddetto welfare urbanistico). Le linee guida approvate sono indispensabili per la corretta formulazione di proposte di cittadini e di imprenditori. L’introduzione dello strumento del Print, anche attivabile attraverso bandi nell’ottica di una strategia territoriale rispettosa dell’ambiente e del paesaggio, consentiranno uno sviluppo moderno ed equilibrato dell’intero complesso urbano”. L’assessora Muzio ha quindi evidenziato come i Print  vadano a completare gli strumenti urbanistici “al fine di aprire una nuova stagione di sviluppo e modernizzazione per il territorio di Latina”.

“La delibera approvata oggi – ha voluto sottolineare ancora Matilde Celentano - ha seguito tutto l’iter, interessando più sedute della commissione competente all’interno della quale c’è stata un’ampia convergenza tra maggioranza e opposizione. E questo è un risultato politico importante. L’adozione dei Print consentirà a questa città di velocizzare interventi di rigenerazione, intesa nel suo significato più ampio. Un plauso all’assessore Muzio, un ringraziamento al presidente della commissione Urbanistica Roberto Belvisi e agli uffici di questo Comune per il lavoro svolto”.

La reazione dell'opposizione non si fa attendere. “Una prova di grande incoerenza ed inconsistenza politica - commenta il gruppo consiliare del Pd, con i consiglieri Valeria Campagna, Daniela Fiore, Leonardo Majocchi – si esprime dopo che i gruppi di centrodestra hanno approvato, in Consiglio Comunale, il testo contenente le linee guida dei Print. Un testo povero di coraggio e di contenuti. La maggioranza ha anche bocciato un emendamento, presentato dalle forze politiche di opposizione, che chiedeva di vincolare i Print ad un Piano di assetto del territorio: Ma programmazione e pianificazione sono parole non contemplate dalla maggioranza targata Celentano. Oltretutto i Print, senza pianificazione, potrebbero non essere necessariamente rispondenti all'interesse pubblico. La sensazione – proseguono – è quella di una impostazione calata dall’alto e protetta da qualsiasi proposta o suggerimento. Ne abbiamo avuto conferma oggi da varie cose: l’assessora Muzio che ha lasciato l’aula (come si può avere un’interlocuzione?); il consigliere Coluzzi che si è detto contrario allo strumento pur votandolo; il consigliere Galardo che non ha nascosto le sue perplessità invitando la giunta ad essere maggiormente specifica. Come Partito Democratico non possiamo dirci contrari ad uno strumento urbanistico utile, attuativo ed aperto alle proposte della cittadinanza anche per mezzo del tessuto imprenditoriale privato. Motivo per cui abbiamo deciso di astenerci. Parliamo di uno strumento di per sé prezioso che la giunta Celentano, con il responsabile placet di una maggioranza consiliare piegata, ha trasformato in un testo vuoto e senza anima”.

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