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Domenica, 28 Aprile 2024
Il commento

Latina Capitale della cultura, per Calandrini la finale è già una vittoria

Il senatore di FdI guarda già al centenario 2032: "Quella é la vera data su cui concentrare il massimo impegno"

"Latina é una città giovane, ricca di vitalità e dinamismo. La circostanza che sia, a pieno titolo, tra le prime dieci candidate a Capitale della Cultura 2026 é essa stessa un grande risultato". Ne è convinto il senatore e coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia Nicola Calandrini, rispondendo probabilmente a una pioggia di critiche che in questi giorni, dopo l'audizione al ministero dei Beni culturali e la pubblicazione del dossier, hanno colpito l'amministrazione comunale di Latina.

Il senatore di FdI torna poi a parlare di "immobilismo" e di marginalità del capoluogo pontino sullo scenario regioanle e nazionale. Questa candidatura va invece intesa come "primo tassello di un mosaico più ampio che si chiama Centenario 2032". "Desidero quindi rivolgere un sincero apprezzamento all'amministrazione comunale, in modo particolare al sindaco Matilde Celentano - commenta Calandrini - per aver promosso l'immagine di una città che intende riprendere il ruolo guida che le compete sul piano provinciale e regionale. Saremo, nel 2032, la città più giovane d'Europa. Dall'oblio della palude abbiamo reso questa terra ospitale. Ci aspettano sfide importanti: creare un nuovo modello di sviluppo che faccia della filiera agroalimentare, dell'enogastronomia e del turismo il nostro punto di forza economico e culturale.  Potenzieremo sempre di più il rapporto con l'Università La Sapienza nel solco di una Latina città degli studi, con tutto ciò che questo comporta in termini di servizi. Il mare, risorsa fondamentale per fare della nostra costa un gioiello attrattivo per i turisti italiani e non solo". 

"Il fatto che Latina sia arrivata fra le prime dieci città finaliste, insomma - conclude il senatore - é un primo risultato. Indubbiamente rilevante, visto che mai era accaduto prima, neanche quando qualche professionista della critica e della polemica aveva- a vario titolo- responsabilità nel tessuto sociale e politico di questa nostra città. Chiunque voglia bene a Latina e tenga alla sorte della nostra comunità oggi deve essere fiero e orgoglioso di questo risultato. Avendo la consapevolezza che non è sufficiente, che molta strada c'è ancora da fare. La percorreremo insieme ai tanti cittadini di questa città che sognano una dimensione contemporanea di Latina, soprattutto in vista del Centenario 2032".

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