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Primo Consiglio comunale a Latina, la sindaca Celentano: “Punto di partenza di una svolta amministrativa”

Il discorso della neo prima cittadina di Latina che nella seduta di insediamento del Consiglio ha giurato sulla Costituzione: “Sarà la mia e la nostra guida”

Primo Consiglio comunale dell’era Celentano con la seduta di insediamento questa mattina in piazza del Popolo. Davanti alle consigliere e ai consiglieri eletti, 32 dei 33 quelli presenti, e ai cittadini che hanno riempito l'Aula, la nuova sindaca di Latina Matilde Celentano dopo aver indossato la fascia tricolore ha prestato giuramento e tenuto il suo primo discorso. 

“Abbiamo bisogno di risolvere le emergenze e costruire il prossimo futuro, centrando gli obiettivi di crescita e sviluppo, di coesione sociale, di inclusione, di connessione dei quartieri e dei borghi, nuclei fondanti della città e della nostra comunità - ha detto la prima cittadina in Aula -. Vogliamo fare di Latina una città sicura, una città che sappia accogliere le diversità e le fragilità, che sappia dare speranze ai nostri giovani con concrete opportunità. Questa è la Latina che vogliamo". 

Poi la sindaca ha ricevuto in omaggio un mazzo di fori dalle consigliere comunali Valeria Campagna e Simona Mulè. 

Il discorso integrale della sindaca Matilde Celentano

Carissimi concittadini e voi consiglieri comunali che tutti li rappresentate, la data di oggi – 14 giugno 2023 – vuole segnare il punto di partenza di una svolta amministrativa e politica di buon governo della nostra amatissima città di Latina. Abbiamo bisogno di risolvere le emergenze e costruire il prossimo futuro, centrando gli obiettivi di crescita e sviluppo, di coesione sociale, di inclusione, di connessione dei quartieri e dei borghi, nuclei fondanti della città e della nostra comunità. Vogliamo fare di Latina una città sicura, una città che sappia accogliere le diversità e le fragilità, che sappia dare speranze ai nostri giovani con concrete opportunità. Questa è la Latina che vogliamo.
E’ con un sentimento di orgoglio e di forte responsabilità che oggi, da Sindaco di Latina, da Sindaco di tutti i cittadini di Latina, ho giurato di osservare lealmente la Costituzione italiana, carta fondamentale dei diritti e dei doveri di ogni buon cittadino. 
La Costituzione è il nostro patrimonio irrinunciabile di democrazia e libertà: sarà la mia, la nostra, guida. E’ un insieme di principi che regolano il nostro vivere civile, lo guidano; è un porto sicuro nella tempesta delle incertezze, un’ispirazione nella formulazione dei nostri pensieri. Non ci stancheremo mai di onorare la Costituzione e di farla conoscere ai nostri giovani, perché crescano nella partecipazione civica, come sprono all'esercizio della politica. Dobbiamo fare rete tra istituzione e società civile, con lo strumento della partecipazione democratica dei giovani, dei cittadini, alla vita civica e politica. Sarà un mio impegno.
Voglio ringraziare chi ci ha dato la fiducia e anche coloro che non ci hanno scelto, ma hanno esercitato il loro diritto di voto. Sono oggi qui a rappresentare l’intera comunità di Latina che sento vicina, indipendentemente dagli steccati ideologici. La parola “Sindaco”, di origine greca, è nata dalla fusione di “con, insieme” e “giustizia”, con il significato di patrocinatore, ovvero rappresentante processuale di una comunità. Oggi la parola “Sindaco” è l’espressione democratica di una comunità che sceglie la guida dell’amministrazione comunale. Eserciterò tutte le funzioni attribuitemi da norme, statuti e regolamenti, con abnegazione, anche buttando il cuore oltre l’ostacolo per il bene della collettività. 
Per la prima volta, nella storia di Latina, è stato eletto un Sindaco donna con un ampio consenso, al di là di ogni aspettativa. Ma ho avuto supporter speciali e, infatti, un doveroso ringraziamento lo rivolgo a mio marito, alle mie figlie, alla mia famiglia, ai miei amici: mi hanno supportato, e continuano a farlo, con grande senso civico. Grazie di cuore a tutti, ed in particolare ai candidati consiglieri della coalizione che con il loro impegno hanno reso possibile questo straordinario risultato.   
Miei cari concittadini, consiglieri, assessori, oggi è un l’inizio di un percorso arduo e affascinante. Le elezioni ci hanno chiamato ad un’assunzione di responsabilità nelle scelte, riconoscendone la complessità di ogni singola azione. Questa è una nostra consapevolezza e noi ce la metteremo tutta, nel rispetto della dialettica tra maggioranza e opposizione su cui si fonda il nostro sistema democratico. 
Latina, città del Novecento, ricca di bellezze, ha bisogno della nostra cura, di un governo del territorio che risponda alla qualità del vivere, alla sostenibilità, all’inclusione sociale e territoriale proiettandola in un unicum, una città giardino in cui germoglino le nuove esigenze di sviluppo economico, infrastrutturale e di mobilità, facendo della cultura il suo punto di forza. 
Abbiamo all’orizzonte il Centenario della città, un appuntamento irrinunciabile per mettere a sistema il nostro patrimonio culturale, riaprire i musei, realizzare percorsi e partenariati che proiettino Latina in un contesto di visibilità internazionale. Latina, città del Razionalismo sul Mediterraneo, Latina capitale dell’Arte contemporanea. 
E’ in questo contesto che vogliamo dare corpo alla Latina città universitaria, prevedendo nuovi servizi e nuovi spazi negli edifici di fondazione consentendo così anche l’implementazione delle facoltà. Siamo per un’offerta formativa che sappia intercettare il bisogno delle aziende del territorio. Latina, città giovane per i giovani, significa accogliere la creatività e le espressioni artistiche, risolvendo i bisogni di aggregazione culturale e sociale. Latina a vocazione sportiva, per uno sport che non sia solo competizione ma che sappia rivestire sempre più una dimensione sociale ed economica che contribuisce in maniera significativa allo sviluppo di una cittadinanza consapevole, sana e partecipata.
Non sono idee in ordine sparso, ma tasselli di una visione ampia che vuole rivitalizzare il centro storico riempiendo gli spazi vuoti e degradati, che vuole ridare dignità ai borghi e connetterli al tessuto urbano, che vuole fare della Marina il punto di forza di un programma di sviluppo turistico, che vuole sostenere le attività produttive e in particolare l’agricoltura, che vuole porre al centro delle scelte politiche la persona, perché nessuno resti indietro, che vuole dare sfogo a una rigenerazione urbana, affiancata da infrastrutture e nuova mobilità.
Vogliamo fare di Latina una città sana, salutare, delle pari opportunità, con asili nido e senza barriere architettoniche. Una città amica dell’associazionismo e del volontariato, della collaborazione istituzionale, del confronto con le associazioni di categoria e con gli ordini professionali. 
L’anno scolastico è concluso: abbiamo il dovere di riaprire le scuole a settembre con le caldaie funzionanti. I nostri spazi verdi devono tornare tutti fruibili al più presto. La normalità del vivere deve abitare nella nostra città. Dai bambini, ai giovani, agli anziani, tutti devono sentirsi a casa, anche quando attraversano la pubblica strada, protetti da servizi efficienti socio-sanitari, di igiene urbana, di viabilità, di trasporto pubblico locale, di sicurezza.
Abbiamo davanti a noi un lungo cammino, su una strada che spesso si presenterà tortuosa e in salita. Cercherò di non deludere tutti voi e con voi troverò la forza per andare avanti. La qualità della politica è legata alla qualità umana di chi si impegna in essa, sopportando anche avversità e opposizioni, costruendo ponti per un cammino più sicuro attraverso la comunità. 
Vorrei ora concludere col mio ricordo del ciclo di affreschi “Allegoria ed effetti del Buono e Cattivo Governo” del pittore senese Ambrogio Lorenzetti e dei riferimenti teorici ivi presenti, improntati alla concezione politica del nostro conterraneo San Tommaso d’Aquino.
San Tommaso, seguendo Aristotele, distingue la “giustizia commutativa”, riguardante le relazioni interpersonali, dalla “giustizia distributiva”, ossia il rapporto con la comunità sociale e civile nel suo complesso.
Ciò è chiaramente rappresentato da Lorenzetti nell’Allegoria del Buon Governo mediante la raffigurazione della Concordia, “livellatrice dei contrasti”, come conseguenza della Giustizia, cui si unisce come Virtù non convenzionale la figura della Pace. Ed ecco di nuovo il riferimento a Tommaso che, con queste parole, indica la natura del bene comune della società: “Il bene e la salvezza di una pluralità di persone aggregate insieme consiste nell’unità che prende il nome di ‘pace’: mancando questa cessano i vantaggi della vita sociale; anzi, una comunità in cui c’è disaccordo è di peso a se stessa”.
Mi sento in sintonia con queste affermazioni ed ho improntato a tali valori e convincimenti le mie scelte e il mio agire durante il percorso che mi ha condotta all’elezione.
Pertanto il fine che perseguirò nel mio mandato come Sindaco di Latina sarà creare i presupposti perché vi sia una comunità armonicamente coesa, volta alla realizzazione del proprio bene e delle proprie capacità, competenze, interessi e passioni, in un clima di fattiva collaborazione e di intenti comuni e condivisi.
Buon lavoro a tutti voi, un caloroso saluto a tutti i cittadini di Latina
”.

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