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Terracina, Fratelli d'Italia dopo l'arresto del vicesindaco: "Sciacallaggio politico, ma fiducia nella giustizia"

Pierpaolo Marcuzzi, al quale sono state già revocate le deleghe, ai domiciliari. Il caso riguarda finanziamenti per lo stadio Vittoria e l'affidamento in gestione di un'area del porto per il luna park

L'intervento del gruppo di Fratelli d'Italia di Terracina dopo l'arresto dei giorni scorsi del vicesindaco Pierpaolo Marcuzzi e dell'imprenditore Emiliano Suffer per una vicenda giudiziaria legata all'affidamento in gestione di una vasta area del porto in cui ogni anno veniva allestito un luna park e anche per finanziamenti legati agli eventi calamitosi del 2018 allo stadio Vittorio di Borgo Hermada.

Assessori, consiglieri, dirigenti e militanti di Fratelli d'Italia di Terracina esprimono fiducia negli organi di giustizia alla luce di quanto accaduto. "Nello stesso tempo - spiegano - vogliamo esprimere amicizia e affetto nei confronti di Pierpaolo Marcuzzi, che ha voluto dimettersi da vicesindaco e assessore in attesa che si chiarisca la sua vicenda. Una cosa deve essere subito chiara: contrariamente alle fantasiose ricostruzioni lette e ascoltate in queste ore, Pierpaolo non è accusato di essersi messo in tasca neppure un centesimo di euro, né di aver mai avuto rapporti criminali con fantomatici “rom”. Gli unici reati a lui contestati riguardano la ristrutturazione della tribuna di un campo da calcio. Nient’altro". 

"Considerato lo sciacallaggio politico di queste ore nei suoi confronti e di tutti noi - aggiungono gli esponenti di FdI in una nota - ci auguriamo che i tempi della giustizia siano quanto più brevi possibile. Diversamente, la gogna mediatica in atto rischierebbe di rappresentare già di per se un orrore giuridico, indipendentemente da quale sarà l’eventuale esito processuale. Abbiamo imparato da tempo a conoscere alcuni nostri avversari politici e sappiamo quanto siano incapaci di partorire una proposta credibile agli occhi della città di Terracina. Per questo siamo soliti sconfiggerli alle elezioni. Per questo li abbiamo visti negli anni fomentare odio e calunnie, nella speranza di trovare attraverso l’aula di un tribunale una qualche rivincita politica. Per nostra fortuna siamo in Italia, la patria del diritto. Attendiamo con pazienza gli sviluppi della vicenda giudiziaria. Nel frattempo, come sempre, continuiamo a lavorare con umiltà e passione in difesa della nostra città, nell’interesse dei nostri concittadini".

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