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Olivera sbaglia, Castaldo no. L’Avellino in dieci beffa il Latina

Dopo oltre un'ora di sostanziale equilibrio, i pontini sciupano la più grossa occasione con il rigore che Olivera spedisce in curva al 19'. Dieci minuti dopo, il gol di Castaldo che regala i tre punti agli irpini

La solita antica ma implacabile legge del calcio, quella del gol sbagliato a cui segue sempre il gol subito, punisce il Latina di Iuliano che cade al Partenio di Avellino. L’errore dal dischetto di Olivera, che era stato decisivo una settimana fa, capovolge un incontro che sembrava indirizzato verso binari favorevoli ai nerazzurri. Invece la storia cambia con gli irpini che in inferiorità numerica trovano il gol con il solito Castaldo, attaccante di razza, che segna in una delle pochissime occasioni, forse l’unica, capitategli nel corso del match. Una sconfitta amara, che non pregiudica più di tanto la classifica, ma che moralmente fa più male di un cazzotto all’altezza dello stomaco.

VOLTI NUOVI – Quello che si presenta al Partenio è un Latina profondamente cambiato, non solo nella mentalità e nello schieramento, ma anche negli elementi. Se infatti la presenza di Olivera appariva scontata, visto l’assenza dello squalificato Viviani, e quella di Litteri ipotizzabile, sorprende la scelta di Iuliano che decide di puntare sul giovane Jaadi come esterno destro nel tridente offensivo. Conferma dunque per Ristovski nel ruolo di terzino destro. Sono in tutto 6 i giocatori arrivati nella sessione invernale del mercato, che Iuliano schiera dall’inizio.
Nonostante i tanti cambi, il Latina sembra già una squadra consolidata. I nerazzurri non dimostrano timori reverenziali, ma se la giocano con una personalità che pochissime volte si era vista in passato, specie nelle sfide lontano dal Francioni. Piacciono le combinazioni sulle corsie dove Ristovski e Alhassan appoggiano sempre Jaadi e Oduamadi. Specie quest’ultimo appare tra i più in palla, sua la più limpida occasione, con un gran sinistro dal limite che costringe Gomis alla deviazione in corner. Azione più o meno simile a quella che in chiusura di tempo porterà il collega Di Gennaro a deviare la bordata dalla distanza di Bittante. Bene Litteri, che è sì un attaccante fisico, ma si muove molto, arretrando fin quasi alla metà campo, o muovendosi in orizzontale per reperire palloni giocabili e aprire spazi per gli esterni.
L’Avellino c’è, ma lascia campo al Latina, affidandosi alle ripartenze veloci. Peccato però che spesso il gioco si appoggi sul solo Castaldo, che non ha tempo e modo per tenere palla e far salire la squadra, grazie al grande lavoro su di lui di Brosco e Dellafiore.

LE PAGELLE DEI NERAZZURRI

SECONDO TEMPO – La ripresa vede partire meglio gli uomini di Rastelli, che alzano il baricentro, oltre alla spinta degli esterni, molto più centrocampisti che terzini. Il risultato è un tris di occasioni che portano tutte lo stesso cognome, Comi. La punta scuola Milan, tra l’11’ e il 15’ va tre volte vicino al gol, sfiorando il palo due volte di testa, e una con una gran conclusione dalla distanza. I ruoli si capovolgono con il Latina che agisce di rimessa, e sfiora il gol con Oduamadi, che non riesce a dar forza al destro dal limite, al termine di una bella ripartenza. Sempre il nigeriano propizia l’episodio che scuote il match. E’ lui infatti, al termine di una esaltante serpentina, a farsi atterrare in area da Chiosa, causando l’espulsione del difensore ex Bari. Ma il bonus rigore più rosso, non viene sfruttato dai pontini, con Olivera che spara in curva il penalty. L’episodio cambia il match, perché il Latina va in confusione, gli irpini invece si esaltano sospinti anche dal pubblico del Partenio.
La differenza sostanziale tra le due squadre, è che i padroni di casa possono contare su un cecchino che difficilmente sbaglia. Castaldo infatti trova il gol al 30’ sugli sviluppi di un corner generato da una superba parata di Di Gennaro su D’Angelo. Oduamadi poi guasta la sua maiuscola prova, rimediando un rosso verosimilmente per proteste. Iuliano corre ai ripari inserendo Sowe per Jaadi, spentosi letteralmente nella ripresa e Paolucci per Crimi. Rastelli invece si affida a Zito e Kone per irrobustire la mediana e Fabbro per difendersi dall’assalto pontino degli ultimi minuti. Un forcing che porterà al giallo per simulazione di Sowe, e all’annullamento del gol del pareggio. Festeggia l’Avellino, solo rimpianti per il Latina.

Tabellino

AVELLINO (3-5-2) Gomis; Pisacane, Ely, Chiosa; Regoli (43’st Fabbro), D’Angelo, Schiavon (8’st Zito), Arini (35’st Kone), Bittante; Castaldo, Comi. A disposizione: Frattali, Fabbro, Almici, Sbaffo, Soumarè, Trotta, Mokulu. All. Rastelli

LATINA (4-3-3) Di Gennaro; Ristovski, Brosco; Dellafiore, Alhassan; Crimi (40’st Paolucci), Olivera (22’st Ammari), Valiani; Jaadi (34’st Sowe), Litteri, Oduamadi. A disposizione: Farelli, Bruscagin, Talamo, Angelo, Figliomeni, Shahinas. All. Iuliano

Arbitro: Candussio di Cervignano

Marcatori: 30’st Castaldo (A)

Ammoniti: Pisacane (A), Brosco (L), Alhassan (L), Comi (A), D’Angelo (A), Sowe (L),

Espulsi: 17’st Chiosa (A) per interruzione di chiara occasione da gol, 32’st Oduamadi (L) per proteste

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