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Tutto pronto per il derby, Iuliano: “Speriamo di regalare emozioni ai tifosi”

L'allenatore parla alla stampa alla vigilia della sfida di Frosinone. Speranza sugli infortunati "Vedremo domani", e si difende da chi lo accusa di pretattica: "Non faccio chiusure, ma non voglio regalare spunti agli avversari"

“Sì, ho avuto timore di non essere in panchina. E’ il mio primo derby e ci tenevo. Non sono un pazzo e non avrei mai fatto qualcosa che potesse ledere la serenità dei ragazzi. Ho solo cercato di calmare gli animi, ho avuto un comportamento corretto e mi sono trovato fuori. Nessun gesto inconsulto, né alcuna offesa all’arbitro o agli avversari”. Pericolo scampato per Mark Iuliano, che dopo l’espulsione rimediata sabato a Lanciano, ha ricevuto una semplice ammonizione dal Giudice Sportivo, il che gli consentirà di sedere in panchina nell’attesissimo derby contro il Frosinone. Una sfida carica di significati, anche oltre la semplice classifica.

In conferenza stampa Iuliano si mostra come sempre motivato, intento a trascinare i suoi verso un risultato positivo. “Le motivazioni sono fondamentali e noi ne abbiamo tanti, come anche loro. Ognuno lotta per obiettivi diversi ma ugualmente importanti. Sono convinto che la mia sia un’ottima squadra con ottimi elementi e un ottimo gioco. Andremo a Frosinone per far risultato. A volte non sono arrivati, ma comunque il Latina è attrezzato e lavora per vincere. Andar lì per vedere cosa succede, non ce lo possiamo permettere né è quello in cui credo, e i ragazzi sono d’accordo con me”, afferma il tecnico.

Giocare sedici giorni dopo secondo il tecnico nerazzurro non ha cambiato di molto la situazione: “Abbiamo proseguito un lavoro con altri input sugli avversari e su di noi. E’ cambiato qualcosa a livello di preparazione, abbiamo meno giorni per recuperare ma stiamo bene”.

Sul Frosinone: “Hanno un ottimo allenatore e sono un’ottima squadra come lo siamo noi. Questa partita ci può dare tanto come risultato, morale e anche come colore, inteso come strumento per accrescere il calore della città e catalizzare interesse. I tifosi ci tengono a vedere una partita gagliarda, e glielo possiamo promettere. Vorremmo ci fossero tanti tifosi a darci sostegno. Speriamo di regalar loro emozioni positive”.

“Quali armi per affrontarlo? Determinazione, voglia di lottare su ogni pallone, idee chiara in possesso e non possesso, sfruttare le qualità dei nostri giocatori, e cercare di proporre un gioco che penso sia sempre stato piacevole a parte il primo tempo di Cittadella”, precisa.

Iuliano non scioglie le riserve sugli infortunati, pur essendo ottimista, e sulla gara di andata: “Non ero allo stadio perché ero impegnato con la Primavera, ho rivisto la partita un paio di volte. Ma non mi permetterei mai di giudicare il lavoro degli altri. Ho visto sicuramente un ottimo Frosinone”.

Atteggiamento tattico – Iuliano afferma che la sua squadra lavorerà per fare la sua partita, e risponde a chi dopo i tanti cambi di Lanciano, lo taccia di fare pretattica o di aver mancato di rispetto alla stampa: “Nessuna pretattica. Sono successe alcune cose, ho parlato con i ragazzi e ho dovuto cambiare programma. Avevo dubbi, in questo momento non posso regalare niente a nessuno. Qualcuno ha parlato di mancanza di rispetto, ma io non ho mai annunciato la formazione. Ora non sto facendo una chiusura, lavoro tanto più di 14 ore al giorno per il bene della squadra. Un discorso è che ti presenti con Viviani e Alhassan perché pensi di recuperarli, un conto è dover poi cambiar tutto. Non mi va di regalare all’avversario degli spunti su cui lavorare e contrastarci, specie nel momento in cui abbiamo problemi di natura fisica. Lavorare sui cambiamenti in extremis non è facile, spesso ho dovuto cambiare modulo all’ultimo momento. Quando ho gli uomini a disposizione dico sempre tutto, perché la formazione base non si discosta dall’atteggiamento. Non ho paura di dare la formazione, il calcio nostro è quello che conoscete. Ma quando mi mancano tanti giocatori, mi trovo all’ultimo momento a dover prendere delle decisioni e a cercare di sbagliar il meno possibile. Il buon allenatore non è quello che ci azzecca, ma quello che sbaglia meno. Ma senza giocatori è difficile essere un buon allenatore. Quindi, nessuna mancanza di rispetto nei vostri confronti, perché so che lavorate e in quali condizioni, ma dovete capire che anche noi a volte lavoriamo in condizioni difficili, raschiando il barile”, afferma.

Su Ammari e Oduamadi, “Ammari a Lanciano è stato impiegato come trequartista nel 4-2-3-1. All’inizio faticava a trovare la posizione e ho dovuto guidarlo, poi è andato da solo e ha fatto una buona prova come tutta la squadra. Non aver vinto mi è dispiaciuto molto, perché avevamo lavorato bene. Ma anche il Lanciano ha giocato bene. Capita quando si cerca di vincere, che non la chiudi e subisci gol. Oduamadi non è stato risparmiato. Ho voluto far giocare Jaadi per vedere a che livello tecnico tattico si trovasse. E’ un grande talento, ma se gioca poco è difficile valutarlo solo in allenamento”.

Che partita sarà? – Penso che loro non solo vorranno fare la partita, vorranno essere aggressivi, ma aggressivi lo saremo anche noi. Siamo costretti a essere più determinati di loro. A livello tecnico-tattico abbiamo le nostre idee, il Frosinone le sue, vedremo domani cosa succederà.

SINDACO DI GIORGI SEGUE IL LATINA A FROSINONE

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