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Domenica, 28 Aprile 2024
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"Il Mare Nostrum soffoca": Mediterraneo da remare #PlasticFree 2023 arriva a Gaeta

Tappa pontina per la campagna itinerante promossa da Fondazione UniVerde, con Marevivo e le Capitanerie di Porto. Pecoraro Scanio: “E’ importante fare fronte comune e collaborare per il bene dei nostri mari"

Mediterraneo da remare #PlasticFree 2023 fa tappa a Gaeta. Dopo il lancio della XIII edizione a San Benedetto del Tronto è iniziato il tour lungo le coste italiane della campagna itinerante promossa dalla Fondazione UniVerde, in collaborazione con Marevivo e con l’adesione del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, che ieri ha fatto tappa nella città del Golfo, presso il ITS Academy Fondazione G. Caboto. 

L’evento è stato organizzato in collaborazione con la Lega Navale Italiana e con il patrocinio del Comune. 

“Se non si parte subito con politiche coraggiose e impegno civico, nel 2050 avremo più plastica che pesci nei nostri mari - ha detto Alfonso Pecoraro Scanio, presidente di Fondazione UniVerde -. Per questo motivo è importante fare fronte comune e collaborare per il bene dei nostri mari. Le nostre coste rappresentano un formidabile attrattore turistico ma sono sempre più minacciate dall’inquinamento causato dalla dispersione di plastiche e questa triste realtà deve guidarci nella ricerca di azioni e strumenti per proteggere l’ambiente in cui viviamo”. L’ex Ministro dell’Ambiente ha continuato: “La tutela degli ecosistemi marini non è un impegno stagionale, ci dobbiamo occupare del mare sempre, come dimostra il prestigioso riconoscimento della Bandiera Blu ottenuto, per il decimo anno consecutivo, da Gaeta. Senza iniziative concrete sui territori non si possono conseguire gli obiettivi nazionali e internazionali di miglioramento della qualità ambientale”.

“La nostra città è deputata a uno sviluppo economico legato al turismo e al mare, il nostro oro blu, passando per il patrimonio più grande che custodiamo: la cultura, l’ambiente e la natura - ha dichiarato poi il sindaco di Gaeta Cristian Leccese -. Acqua pulita significa vita, salute, alimentazione, tempo libero, energia: una preziosa risorsa di cui beneficiamo ogni giorno. Il ruolo del mare, nella crescita economica delle comunità costiere, è stato più volte indicato dalla Commissione Europea come punto di forza per lo sviluppo e la valorizzazione della “Blue Economy”, che rappresenta una grande porzione delle economie nazionali, con l’obiettivo di promuovere una politica marittima integrata, per un processo di espansione sostenibile e inclusivo. A tale scopo, è necessaria la tutela delle nostre bellezze naturali, anche attraverso la sensibilizzazione di turisti e fruitori, per salvaguardare l’immenso patrimonio che le nostre coste custodiscono. È a tutto questo che noi puntiamo, e la conquista della Bandiera Blu, della Bandiera Verde e delle Spighe Verdi, rispettivamente per il decimo, quindicesimo e settimo anno consecutivo, ne sono la dimostrazione”.

L’evento è stato aperto dai saluti di Clemente Borrelli, direttore generale ITS Academy Fondazione G. Caboto: “Per noi accogliere e ospitare queste iniziative è molto importante, oltre che necessario per offrire ai nostri allievi, l’opportunità di un concreto confronto con le tematiche ambientali, che rappresentano un elemento imprescindibile del loro percorso formativo e professionale. Formare i futuri uomini e donne che lavoreranno sul mare, deve tener conto dell’importanza del rispetto dell’ambiente, che non sia la sola applicazione di regole, ma diventi un fondamentale principio comportamentale e di vita. Da anni, grazie anche alla condivisione con le Compagnie di Navigazione, partner del nostro ITS, i nostri giovani allievi, nello svolgimento delle attività lavorative a bordo, agiscono con elevata sensibilità e rispetto del mare, dimostrando elevata professionalità”.

Nel corso dell’incontro è intervenuto anche il comandante della Capitaneria di Porto di Gaeta con un messaggio portato dal C.C. Nicola Pontillo: “La tutela dell’ambiente marino e costiero rientra tra gli obiettivi prioritari che vengono perseguiti dalla Guardia Costiera nell’espletamento dei propri compiti istituzionali alle dirette dipendenze dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. Il Reparto Ambientale Marino delle Corpo delle Capitanerie di porto, opera in tali ambiti quale reparto specializzato di consulenza per il Ministro e funge da raccordo tra questi e quelli che sono i compiti istituzionali della Guardia Costiera. La ricchezza del patrimonio naturale nazionale, in relazione con i rilevanti interessi economici e sociali coinvolti e direttamente connessi, particolarmente sentita in un territorio come quello del Compartimento marittimo di Gaeta ove insistono, nei 198 km di costa, due Aree Marine Protette, di Ventotene e Santo Stefano, e numerose Zone di Protezione Speciale e Zone Speciali di Conservazione, impone un’attenta opera di vigilanza e controllo sul rispetto delle norme nazionali e internazionali di settore. Attività che viene espletata sia con una serie di controlli sistematici organizzati insieme con Arpa Lazio per il monitoraggio dello stato del mare sia con una serie di controlli di iniziativa sul ciclo dei rifiuti, sul funzionamento degli impianti di depurazione e sulle navi nazionali ed estere che accostano i porti di giurisdizione. Si aggiungono a questa attività i compiti direttamente derivanti dalle previsioni di cui agli articoli 10 e 11 della legge 979/82, cd. legge per la difesa del mare, che individua il Capo del compartimento marittimo quale autorità competente in via esclusiva per la redazione del piano locale antinquinamento e per il coordinamento delle risorse necessarie per far fronte ad eventuali emergenze in mare e l’attività che viene espletata per la tutela delle aree marine protette”.

La campagna 

La campagna itinerante Mediterraneo da remare, promossa dalla Fondazione UniVerde in collaborazione con Marevivo e con l’adesione del Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera nasce, nel 2011, da un’idea del presidente della Fondazione UniVerde, Alfonso Pecoraro Scanio, che da Ministro dell’Ambiente cambiò la denominazione del dicastero aggiungendovi la tutela del Mare. Supportata da atleti del canottaggio e della canoa, a partire dai campioni olimpici Bruno Mascarenhas e Daniele Scarpa e dal campione mondiale Livio La Padula, ha l’obiettivo di sensibilizzare la collettività alla tutela del Mare Nostrum e del suo delicato ecosistema mediante eventi e remate simboliche promossi su tutto il territorio nazionale, ed eventi internazionali, a sostegno delle strutture turistiche operanti sui litorali marini, lacustri e fluviali che mettono a disposizione dei propri clienti canoe o altri natanti ecologici, promuovendo così un turismo sostenibile e amico del Mediterraneo. 

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