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Incidenti stradali Latina Scalo

Alessia Calvani, il pirata chiede perdono. La famiglia: “Non lo avrà mai”

"Non deve permettersi assolutamente di chiederci perdono" ha commentato il padre della 15enne intervenuto alla trasmissione Chi l'ha visto?. "Desidero solo che questa persona vada in carcere"

Noi non possiamo perdonarlo. Deve andare in carcere”. Queste le parole del padre e del fratello di Alessia Calvani intervenuti ieri sera nell’ultima puntata di Chi l’ha visto? dopo aver appreso la notizia della registrazione di un intervista per la trasmissione "La vita in diretta" da parte di Emanuele Fiorucci con cui l'uomo chiede perdono per quanto accaduto.

Una richiesta che, come spiegano i familiari della 15enne investita e uccisa la sera del 2 settembre 2012 a Latina Scalo dal 43enne che poi ha fatto perdere le sue tracce per oltre un anno - è stato identificato e rintracciato nei giorni scorsi dalla polizia stradale -, “non può essere accettata”.

Desidero solo che questa persona vada in carcere e sconti la pena che deve scontare – ha commentato commosso il padre di Alessia durante la puntata di ieri sera della trasmissione andata in onda su Rai3 -. Non si deve permettere assolutamente di chiederci perdono perché non sarà mai accettato dalla nostra famiglia”.

Intanto vanno ancora avanti le indagini della polizia stradale per fare piena luce su quanto effettivamente accaduto quella maledetta sera del 2 settembre 2012 e sulle responsabilità delle altre due persone su cui ora si sta concentrando l'attenzione degli investigatori. Due persone che sanno, perché erano con il pirata che ha ucciso Alessia al momento dell’incidente – in un’altra auto – e perché lo hanno aiutato a far sparire la Mertcedes con cui è stata uccisa la 15enne.

LA MANIFESTAZIONE - Per domani mattina alle 10 davanti il tribunale è in programma una manifestazione organizzata dall’associazione familiari e vittime della strada per chiedere l’arresto del 43enne. E sempre per venerdì 18 ottobre il vice presidente dell’associazione Giovanni Delle Cave ha annunciato l’inizio dello sciopero della fame che “durerà fintanto che l’autorità giudiziaria non prenderà gli opportuni provvedimenti degni di uno stato di diritto nei confronti del pirata delle strada“

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