Giornate FAI di Primavera: gli appuntamenti a Minturno
Tornano le Giornate FAI di Primavera l’iniziativa che promuove le bellezze naturalistiche, artistiche, archeologiche e architettoniche del nostro splendido Paese.
Nelle giornate di sabato 23 e domenica 24 marzo oltre 750 luoghi non sempre aperti al pubblico saranno visitabili con un piccolo contributo per l’ingresso grazie al grande lavoro dei volontari FAI e degli Apprendisti Ciceroni, gli studenti delle scuole superiori che si mettono a disposizione per fare da guide durante le aperture straordinarie del FAI.
Anche i Musei e le bellezze di Minturno saranno visitabili nelle Giornate FAI di Primavera grazie alla collaborazione della Delegazione FAI di Gaeta con il Liceo Cicerone Pollione di Formia, il Liceo Classico Enrico Fermi di Gaeta, il Liceo Scientifico Statale Leon Battista Alberti di Minturno.
In particolare si potranno visitare l’area Archeologica dell’antica Minturnae, Il Ponte Real Ferdinando del Garigliano e il Commonwealth War Graves – Cimitero Monumentale.
Archeologica dell’antica Minturnae
In questa area archeologica si possono ammirare i resti ottimamente conservati di una fiorente città romana sorta nel 296 a.C. che fu un vivace porto. Qui si possono ancora oggi visitare i resti del Foro Repubblicano (II sec. a.C.), del Capitolium (II sec. a.C., tempio dedicato a Giove, Giunone e Minerva), del Foro Imperiale, del Macellum (mercato), delle Tabernae, e del complesso termale (II sec. d.C.). A nord è collocato il foro repubblicano (II secolo a.C.), un'area rettangolare delimitata su tre lati da porticati. E dulcis in fundo il Teatro Romano, ottimamente conservato, risalente al I secolo d. C. e un tratto originale della Via Appia.
Ponte Real Ferdinando del Garigliano
Il ponte, attualmente chiuso per restauri, sarà aperto al pubblico in via eccezionale per le Giornate FAI di Primavera. Si trova quasi al confine tra Campania e Lazio a circa 2 km dalla foce del Garigliano, la sua storia è stata molto travagliata in quanto congiungeva il Regno di Napoli allo Stato Pontificio. Per lungo tempo le due sponde del fiume erano collegate da una zattera che portava i passeggeri da un lato all’altro, fu nel 1800 che Francesco I di Borbone volle che si costruisse un ponte sospeso come quelli che si stavano realizzando in quel periodo in Inghilterra e in Francia. E fu una opera all’avanguardia per i tempi: un ponte sospeso realizzato con catene di ferro progettato dall’ingegnere Luigi Giura inaugurato nel 1832. Fu nel 1943, dopo il passaggio dei loro carri armati, che i tedeschi lo fecero saltare in due punti per rallentare l’avanzata delle forze di liberazione.
Cimitero Militare del Commonwealth
Un luogo di grande suggestione e sacralità, il Cimitero Monumentale progettato dall'arch. Louis de Soissons accoglie 2.049 militari caduti durante la seconda guerra mondiale sul fronte del Garigliano, a partire dal gennaio 1944. I soldati diedero la loro vita nel corso della Seconda Guerra Mondiale nel tentativo di spezzare la Linea Gustav, una posizione difensiva tedesca che si estendeva dal fiume Garigliano fino al fiume Sangro in Abruzzo. La presa di questi luoghi fu fondamentale per l’andamento successivo della guerra e la liberazione dell’Italia dal regime nazi-fascista.
Il cimitero all’inglese, immerso nella natura e nel silenzio, è un omaggio a quanti hanno dato la loro vita per far sì che tornassero pace e libertà nel nostro Paese.
L’appuntamento
I tre luoghi saranno visitabili sabato23 e domenica 24 marzo dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:30 alle 18:00 (ultimo ingresso 17:00).