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Domenica, 28 Aprile 2024
Sanità

Dai fondi per il Giubileo il potenziamento degli ospedali della provincia pontina

Complessivamente nel Lazio sono previsti 155 milioni di euro destinati alla sanità, per un totale di 34 interventi

Complessivamente 155 milioni di euro. A tanto ammontano le risorse per il potenziamento del Servizio sanitario regionale in vista del Giubileo 2025, quando Roma e la sua città metropolitana e le province di Latina, Frosinone, Viterbo e Rieti accoglieranno milioni di fedeli. Lo prevede la delibera approvata dalla Giunta regionale, su proposta del presidente Francesco Rocca, che include anche la convenzione tra la società “Giubileo 2025” e l’amministrazione regionale insieme con le Aziende sanitarie e i Policlinici, in qualità di soggetti proponente e attuatori.

La giunta regionale ha approvato una delibera che include la convenzione tra la società Giubile 2025, l’amministrazione regionale e le aziende sanitarie e i policlinici del Lazio. Saranno 34 in tutto il Lazio gli interventi previsti che riguarderanno in particolare i pronto soccorso, le sale operatorie e l'acquisto di nuove apparecchiature. In particolare oltre 3 milioni e 700mila euro saranno destinati all’adeguamento tecnologico  e al potenziamento delle apparecchiature della terapia intensiva e sub intensiva e alla razionalizzazione dei percorsi chirurgici del pronto soccorso dell’ospedale Goretti di Latina. L'adeguamento tecnologico, il potenziamento delle apparecchiature e la razionalizzazione dei percorsi chirurgici del pronto soccorso riguarderà anche l'ospedale Dono Svizzero di Formia (per un importo complessivo di poco meno di 2 milioni), il San Giovanni di Dio (647mila euro circa) e l'ospedale Fiorini di Terracina (1 milione e 700mila euro circa). 

“Si tratta - commenta il presidente della Regione Francesco Rocca - di un ulteriore provvedimento volto a rafforzare gli ospedali della Capitale e delle province del Lazio – continua il presidente Rocca - Le risorse rientrano in una visione generale della nuova stagione della sanità avviata nei primi dieci mesi di governo, nel corso dei quali abbiamo sbloccato e messo a terra il Piano nazionale di ripresa e resilienza, il Piano nazionale complementare, il Piano degli investimenti in edilizia sanitaria e il Programma degli interventi di adeguamento alla normativa antincendio delle Aziende sanitarie e ospedaliere”.

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