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Frana ad Itri, riunione in Regione: al via gli studi progettuali per la messa in sicurezza

L’incontro voluto dall’assessora Palazzo: “Dopo due anni di incertezza diamo un segnale concreto. Lo dobbiamo a tutte quelle famiglie itrane che ancora oggi sono costrette a lasciare le loro abitazioni a ogni allerta meteo”. Il punto sugli interventi da fare

La frana che colpì il territorio di Itri nel novembre del 2021 è stata al centro di una riunione che si è svolta ieri negli uffici dell’Assessorato all’Ambiente della Regione Lazio convocata dall’assessora Elena Palazzo. Un incontro dal quale è emersa la necessità di impiegare le somme - già impegnate dalla Regione Lazio con determina del 28 agosto scorso (circa 713 mila euro) – per la realizzazione di studi progettuali e analisi tecniche necessarie per la messa in sicurezza dell’intera area interessata dalla frana, vale a dire Valle Foce, Valle Colella, Contrada Giovenco e Campiglioni.

In quella notte di paura tra il 3 e il 4 novembre di due anni un forte nubifragio ha causato frane e smottamenti in diversi quartieri della città creando vere e proprie colate di fango e detriti; molti furono i disagi ma soprattutto ingenti i danni. E nella riunione di ieri è stato fatto un ulteriore passo avanti, a due anni di distanza, per gli interventi di messa in siucrezza. Al tavolo in Regione erano presenti, oltre all’assessore Palazzo, il presidente del Consiglio comunale di Itri Salvatore Ciccone, il vicesindaco Giuseppe De Santis, il neo assessore ai Lavori Pubblici Anna Ciccarelli, il responsabile dell’Utc Massimiliano Meschino, oltre ai vertici di Astral S.p.a., l’amministratore Unico Antonio Mallamo e il direttore Giovanni Torriero, e al dirigente dell’Area Infrastrutture della Regione, Luca Marta.

“Dopo due anni di incertezza, finalmente la Regione Lazio, guidata dal presidente Francesco Rocca, ha dato un segnale concreto, mettendo a disposizione le prime somme con l’obiettivo finale della messa in sicurezza e della mitigazione del rischio idrogeologico dell’intera area – ha commentato Palazzo al termine dell’incontro –.  Lo dobbiamo a tutte quelle famiglie itrane che, dopo quella maledetta frana del 3 e 4 novembre 2021, sono costrette a lasciare le loro abitazioni a ogni allerta meteo. È a loro, prima di tutto, che vogliamo dare una risposta”.

Proprio da questo punto di vista durante l’incontro il Comune di Itri ha sottolineato ancora una volta la necessità di dare risposte ai cittadini che a distanza di due anni continuano a vivere un disagio non di poco conto, considerato anche il rischio in essere, come è stato ribadito, spiega la stessa Amministrazione, “che sarà l’Astral a provvedere alla progettazione ed esecuzione degli interventi. Progettazione che interesserà tutto il versante colpito dalla frana, mentre gli uffici comunali saranno di supporto alle iniziative di Astral e Regione Lazio, nella fase di indagine e progettazione”. 

La fase progettuale diventa importante tenuto conto che servirà per definire interventi tecnici e quantificazione delle risorse finanziarie per realizzare gli interventi di messa in sicurezza, che da una valutazione sommaria sono risultati essere importanti. Come riferisce ancora il Comune di Itri, in sede di riunione i tecnici di Astral hanno spiegato che a oggi "non è possibile intervenire in modo strutturale e pesante, ma bisognerà avviare interventi di manutenzione ordinaria, da attuarsi con molta attenzione visto lo stato dei luoghi che sarà oggetto di ulteriori indagini da parte dei tecnici interessati. I tecnici di Astral hanno ribadito che sono già a lavoro e che cercheranno di accelerare i tempi anche sotto l’aspetto finanziario, al momento subordinato alla risoluzione tecnica degli interventi”.

Piena collaborazione arriva dal Comune che così come fatto in precedenza, avrà cura di incontrare il Comitato per dare conto direttamente dell’incontro tenutosi in Regione, ancora meglio alla presenza dell’ assessore Palazzo, visto che il raggiungimento dell’obiettivo è comune. 

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