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Domenica, 28 Aprile 2024
Il caso a Latina

Lazio Pride a Latina: i diritti civili infiammano il Consiglio comunale

Durissimi i commenti del centrodestra, con il consigliere della Lega Valletta che accusa perfino Tiziano Ferro. La sindaca Celentano: "Solo polemiche strumentali". E alle opposizioni dice: "Fate pace con il cervello"

Il Lazio Pride, in programma tra due giorni nella città capoluogo, infiamma il dibattito in Consiglio comunale dopo la revoca del patrocinio che la sindaca Celentano aveva annunciato di concedere alla manifestazione per i diritti civili. Una pagina triste per l'amministrazione di Latina, con la maggioranza arroccata su luoghi comuni e posizioni sempre più distanti dalla realtà, che non risparmia accuse di strumentalizzazione all'opposizione e perfino al cantautore pontino Tiziano Ferro, che alla sindaca aveva chiesto di sostenere l'evento.

Matilde Celentano aveva spiegato i motivi del suo clamoroso dietrofront parlando appunto di strumentalizzazioni politiche, ma ieri sul delicato tema le opposizioni hanno dato battaglia. La consigliera Pd Daniela Fiore ha chiesto che si potesse procedere, come previsto, con il voto segreto sulla mozione presentata per concedere il patrocinio (repinta per il voto contrario del centrodestra), così da consentire anche ai componenti della maggioranza di sentirsi liberi nel voto rispetto ai propri partiti. Ma la proposta non è stata accolta. La polemica è proseguita a lungo e dai banchi del centrodestra il consigliere della Lega Vincenzo Valletta, sostenendo la decisione della sindaca, si è spinto ad attaccare perfino Ferro: "Faccia l'artista", ha dichiarato in aula tacciando come "politico" il suo intervento in favore dei diritti civili. Celentano da parte sua ha voluto invece precisare, replicando alle accuse mosse dalla minoranza, di aver scelto di non concedere il patrocinio in completa autonomia accusando a sua volta l'opposizione di cavalcare il tema per fare polemica. Si è poi appellata alla legge che in Italia vieta la maternità surrogata e anche molti diritti di riconoscimento dei figli di coppie omogenitoriali. Poi, rivogendosi ai banchi di Lbc e all'ex primo cittadino Damiano Coletta dice: "Fate pace con il cervello".

"Dare un patrocinio - afferma invece Coletta - non significa aderire ad un manifesto programmatico che peraltro era già noto dal 29 maggio, non significa sentirsi costretti a fare azioni in contrasto con le normative attuali. Dare il patrocinio avrebbe significato avere attenzione e rappresentare le minoranze e i valori dell'inclusione. Addirittura si è cercato di colpevolizzare un artista come Tiziano Ferro che non ha fatto altro che invitarla a mostrare sensibilità verso certi temi. La tensione che la Sindaca ha mostrato in aula pronunciando, fra l'altro, una frase irrispettosa nei riguardi dei consiglieri di opposizione è anche il segnale della difficoltà nel saper gestire situazioni complesse".

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