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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Pnrr, Sarubbo: “Avevamo ragione. Bankitalia conferma le nostre preoccupazioni sul definanziamento”

L’intervento del segretario provinciale del Pd che torna sul tema che interessa anche il territorio pontino: “Un pasticcio incredibile che il partito della premier non vuole ammettere”

“Bankitalia conferma le nostre preoccupazioni sul definanziamento”: a parlare è il segretario provinciale del Pd di Latina, Omar Sarubbo, che torna sul tema dei progetti del Pnrr a rischio, anche nel territorio pontino, dopo il dossier presentato alle Camere il 31 luglio dal titolo “Le proposte del Governo per la revisione del Pnrr e il capitolo Repowereu”. Si parla, come ha ribadito più volte Sarubbo, di quasi 16 miliardi di euro in tutto il Paese e di 224 progetti a rischio nella provincia di Latina per un ammontare di circa 18 milioni di euro. 

Un tema questo del definanziamento al centro del dibattito politico nazionale e anche locale con botta e risposta tra Fratelli d’Italia e lo stesso Partito Democratico. Pd che nelle ultime ore è intervenuto nuovamente con il suo segretario provinciale. “Non è mai stata nostra ambizione essere una facile Cassandra prevedendo catastrofi nell’amministrazione dei con pubblici - ha detto Sarubbo - ma, al contrario, ritenevamo e riteniamo sia nostro dovere lanciare l’allarme in merito alla pessima gestione del definanziamento fondi Pnrr da parte del Governo con il rischio che il nostro Paese perda una grande occasione di ripresa a cui tali economie sono dedicate. Mentre il partito della premier Meloni, in perenne campagna elettorale, cerca di ‘buttare la palla in tribuna’ attaccandoci ed etichettandoci con parole poco lusinghiere che respingiamo al mittente, omette di dare risposte nel merito di una spregiudicata operazione contabile priva di coperture e sbagliata sin dal concepimento. Ma a noi importa poco del giudizio nei nostri riguardi di chi cerca solo alibi e scuse per un intero anno di immobilismo. Un anno di nulla! Ci interessa però, e molto, che nelle reattive e nervose esternazioni pubbliche il presidente della Commissione Bilancio del Senato – Nicola Calandrini – ometta di riportare la “stoccata” della Banca d’Italia (non certo una cellula rivoluzionaria bolscevica) che purtroppo, e sottolineo purtroppo, ci dà ragione”. 

“La memoria legittimamente preoccupata di Bankitalia del 12 settembre 2023 - spiega Sarubbo - recita chiaramente: “Il Governo intenderebbe realizzare ugualmente gli interventi eliminati, finanziandoli con risorse alternative attualmente non identificate nel dettaglio’. ‘Nelle proposte di revisione (del Pnrr) si esprime la volontà di realizzare comunque gli interventi eliminati dal Piano, destinandovi risorse nazionali non ancora tuttavia specificate. Dati i vincoli di finanza pubblica, ogni aumento di spesa o riduzione di entrata dovrà essere preceduto dall’identificazione di coperture strutturali certe e adeguate. Una rapida individuazione delle fonti di finanziamento per questi interventi è necessaria anche per fornire un quadro finanziario affidabile alle Amministrazioni già impegnate nella realizzazione di questi investimenti’”. 

Posizioni che, ribadisce Sarubbo, danno ragione a quanto fino a ora sostenuto dal Partito Democratico anche livello locale. “Ecco, dunque, la certificazione della spregiudicatezza di cui parliamo da giorni. Una assunzione di rischi a danno dei cittadini e del territorio che speriamo venga risolta al più presto. In ogni caso sarà a danno del bilancio dello Stato e del Sud Italia. Se utilizzeranno fondi statali li sottrarranno ad altre opere e servizi; se utilizzeranno i fondi Fsc (Sviluppo e Coesione) li toglieranno al meridione. Un pasticcio incredibile che il partito della Premier non vuole ammettere ma, al contrario, il silenzio su questa polemica pubblica delle altre forze della maggioranza è molto, molto, eloquente. Al di là del nostro giudizio, da partito responsabile quale siamo, auspichiamo in una seria e definitiva soluzione. Monitoreremo quotidianamente” conclude poi Sarubbo. 
 

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