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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Raccolta differenziata, Lbc: “Con i cassonetti intelligenti Latina tornerà indietro”

L’ex sindaco Coletta e tutto il movimento bocciano la soluzione del Comune per la raccolta dei rifiuti in centro: “Scelta pericolosa. Questa maggioranza preferisce parlare alla pancia dei cittadini, come se non fosse in grado di sostenere un salto di qualità”

“Sulla differenziata con i cassonetti intelligenti Latina tornerà indietro”: è critica la posizione di Lbc all’indomani dell’annuncio da parte dell’amministrazione della novità previste per il centro città in tema di raccolta dei rifiuti. Nel corso di una conferenza stampa la sindaca Matide Celentano, con gli assessori all’Ambiente Franco Addonizio e al Bilancio Ada Nasti, ha illustrato come è stato ripensato il cuore della città rimasto fuori dal servizio di raccolta porta a porta. Quello che si prevede è la presenza di cassonetti stradali intelligenti accessibili solamente ai residenti della zona grazie a una tessera. 

Una soluzione, che se si dovesse rivelare vincente, potrebbe essere estesa anche in altre aree della città - si pensi ad esempio ai grandi condomini o alle zone a più alta densità abitativa come i quartieri Q4 e Q5 -, ma che non viene vista di buon grado da Latina Bene Comune che la definisce “una scelta pericolosa, che di fatto riporterà indietro la città rispetto ai traguardi raggiunti e consolidati e rispetto all’opera di sensibilizzazione ed educazione dei cittadini sui rifiuti”. 

“C’è una lunga serie di valutazioni che deve essere fatta nell’analisi su questo tema, che non può prescindere da un dato incontrovertibile: Latina è passata dal 30% circa di differenziata dopo 20 anni di gestione affidata a Latina Ambiente al 53% con Abc e il sistema di raccolta porta a porta” ha commentato l’ex sindaco e attuale consigliere comunale di Lbc Damiano Coletta. “Il sistema della raccolta differenziata per funzionare deve essere capillare – aggiunge Coletta –. E’ certamente una sfida ma che molte città, come Parma, Cagliari, Salerno, solo per citare le grandi, hanno già vinto eliminando completamente i cassonetti dalle strade. E non capiamo perché quello che in altre città funziona a Latina non può essere applicato. Il meccanismo di raccolta in centro andava certamente modificato e calibrato sulle peculiarità di un’area più complessa, ma non cancellato. Del resto, è un dato di fatto che il sistema dei secchioni, anche di quelli ‘intelligenti’, è ‘deresponsabilizzante’, non incentiva la differenziazione e difficilmente aiuterà a risolvere il problema della spazzatura lasciata in strada, anzi forse lo aggraverà. 

E’ fin troppo evidente inoltre che la maggioranza - conclude l’ex primo cittadino - che parla di continuità amministrativa seguita invece a guardare al passato mettendo ancora in discussione il fallimento della Latina Ambiente e la chiusura della discarica di Montello, che è per noi un motivo di orgoglio come dovrebbe esserlo per tutti. La scelta di Abc è stata soprattutto culturale e questo ha certamente comportato toccare interessi particolari. La verità è che questa maggioranza preferisce parlare alla pancia dei cittadini, come se non fossero in grado di sostenere un salto di qualità”.

“Ricordiamo alcuni dati importanti – sottolinea il consigliere e capogruppo del movimento Dario Bellini –. Il porta a porta ha, sin dal suo avvio, contribuito a stanare 3.300 utenze fantasma: un lavoro che ha contribuito in un solo anno a recuperare milioni di incassi, passando da 16 milioni del 2021 a 30 nel 2022. A questi dati – spiega ancora Bellini - vanno aggiunti inoltre i 2 milioni di euro incassati dalla vendita dei materiali raccolti col porta a porta, che con il sistema dei cassonetti stradali difficilmente si riuscirà a replicare a causa delle impurità che finiranno nei sacchi raccolti nei secchioni. Occorre poi sgomberare il campo dagli equivoci e parlare con chiarezza ai cittadini: le tonnellate di indifferenziato conferite sono quasi dimezzate passando dalle oltre 51mila del 2017 alle 30mila di oggi, è il costo di smaltimento all’impianto Rida che è lievitato lasciando purtroppo altissimo il conto finale (da 157 euro a tonnellata del 2017 agli attuali 258). All’assessora Nasti, che dice che non si è lavorato bene, replichiamo con dati e numeri che la invitiamo a consultare”.
 

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