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Casa: prezzi degli affitti in calo nella città di Latina ad inizio 2022, ma crescono in provincia

Il quadro tratteggiato dall’Ufficio Studi di idealista che considera il periodo gennaio-marzo di quest'anno: nel territorio pontino e nel capoluogo si paga comunque meno della media nazionale. Tutti i dati

Prezzo degli affitti in aumento nella provincia di Latina, così come nel resto del Paese: questo il quadro tratteggiato dall’Ufficio Studi di idealista, portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia che ha elaborato un report relativo al primo trimestre del 2022, quello che comprende i mesi di gennaio, febbraio e marzo. “A due anni dall’inizio della pandemia i prezzi delle locazioni hanno ripreso vigore” raggiungendo quota 11,2 euro/m² mensili in Italia, dopo l’incremento del 2% maturato rispetto al trimestre precedente. Le richieste dei proprietari sono aumentate del 3,5% su base annua e del 14,2% rispetto all’ultimo trimestre pre-Covid (gennaio-marzo 2020).

“Lo stop imposto dal Covid al comparto sembra essere oramai alle spalle - commenta Vincenzo de Tommaso, Responsabile del Centro Studi di idealista: l’offerta abitativa è stata infatti rapidamente assorbita riducendosi quasi ovunque, mentre negli ultimi trimestri la domanda ha subito una forte accelerazione. Nei prossimi mesi la spinta della domanda accumulata nel periodo di massima allerta sanitaria potrebbe indebolirsi; tuttavia, se la carenza dello stock di abitazioni destinate all’affitto diventerà un problema di lungo periodo probabilmente continuerà a far aumentare i canoni di locazione nel corso 2022”

Prezzi in crescita nella provincia di Latina

Il 75% delle province italiane, secondo quanto rende noto il Centro Studi di idealista, “chiude i mesi invernali in terreno positivo con condizioni di volatilità dei prezzi che interessano particolarmente le aree di maggiore interesse per l’affitto turistico come Lucca (30,4%), Rimini (27,7%) o Belluno (27%) a trainare questa tendenza positiva davanti ad altre 11 aree con crescite a doppia cifra, dal 18,4% di Latina al 10,2% di Catanzaro”. Alessandria è l’unica provincia a presentare prezzi stabili rispetto a tre mesi fa. Di contro, i cali maggiori spettano a Grosseto (-19,4%), Vibo Valentia (-7,3%) e Brindisi (-7%). Con una richiesta media di 22,4 euro mensili, Ravenna risulta essere la provincia con gli affitti più salati d’Italia, davanti a Lucca (22,2 euro/m²) e Rimini (19,3 euro/m²). Nella provincia di Latina si paga 10,4 euro/m2, con un valore che è più basso della media nazionale, facendo registrare un +1,6 % rispetto a febbraio scorso e +28% rispetto a marzo di un anno fa. Da sottolineare che nella città capoluogo, Latina, è stata registrata una flessione dei prezzi del 2,3% rispetto allo scorso trimestre con un prezzo pari a 8,6 euro/m²; si registra invece un +6,8% rispetto a marzo 2021.

Il Lazio tra le regioni più care

L’andamento dei prezzi regionali vede incrementi generalizzati in tutte le macroaree eccetto Piemonte (-4,7%) e Friuli-Venezia Giulia (-2,3%). Il maggiore aumento si è registrato in Trentino-Alto Adige dove le aspettative dei proprietari sono cresciute del 10,2%. Emilia-Romagna e Toscana evidenziano robusti incrementi, rispettivamente dell’8,9% e del 7,7%, seguite dalla Valle d’Aosta (7%). In crescita anche Lombardia (3,6%) e Lazio (1,2%). Gli aumenti più deboli spettano a Umbria (0,9%), Liguria, (0,7%) Campania (0,5%) e Puglia (0,4%). La Lombardia (15,4 euro/m²) si conferma la regione più cara per gli affitti, davanti a Valle d’Aosta (14,4 euro/m²) e Toscana (13,8 euro/m²). Anche Trentino-Alto Adige (13,3 euro/m²), Lazio (12,3 euro/m²) ed Emilia-Romagna (11,6 euro/m²) si attestano con valori sopra la media nazionale di 11,2 euro. Sotto questa soglia di prezzo troviamo 14 regioni, dai 10 euro mensili della Sardegna, a scendere fino ai 5,5 euro del Molise, la regione più economica per gli affitti di casa.

La situazione nei capoluoghi di provincia

Sono 60 i capoluoghi che presentano prezzi di richiesta più elevati rispetto a tre mesi fa. Ancona e Cesena (entrambe con una variazione del 10%), sono le città i cui canoni di locazione sono cresciuti di più negli ultimi mesi, davanti Parma (8,3%). All’opposto della tendenza, le contrazioni maggiori spettano a Trapani (-7,5%), Agrigento (-4,7%) e La Spezia (-4,4%). Quanto ai principali capoluoghi italiani, a parte Torino (-4%) e Napoli (-0,6%) che segnano una battuta di arresto, fanno registrare aumenti Bologna (6,2%), Milano (5,7%), Firenze (3,5%), Palermo (3,2%), Roma (1,2%) e Venezia (0,9%). “Milano - conclude poi Idealista - raggiunge i 20 euro al metro quadro, dominando il ranking degli affitti, davanti a Firenze (15,5 euro/m²) e Venezia (15,2 euro/m²). Prezzi sopra la media nazionale anche per Bologna (15 euro/m2) e Roma (13,3 euro/m2). Nella parte bassa della graduatoria dei prezzi troviamo Vibo Valentia (4,6 euro/m²), che precede Agrigento (4,7 euro/m²), Reggio Calabria ed Avellino (5 euro/m²) tra le città più economiche per l’affitto”.

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