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Coronavirus, il direttore generale della Asl Giorgio Casati intervistato su Rai Uno

Il direttore ha parlato della fase attuale dell'epidemia in provincia e delle difficoltà nel tracciamento dei pazienti: "Piccoli focolai a carattere familiare, difficile individuare da dove parte il contagio"

Il direttore generale della Asl di Latina Giorgio Casati ha partecipato oggi, 17 ottobre, alla trasmissione Uno Mattina in onda su Rai Uno, intervistato da Tiberio Timperi e Monica Setta: "Quello che è cambiato e che rappresenta l'elemento che crea delle difficoltà nel tracciamento - ha spiegato il direttore generale - è che siamo passati da una fase in cui avevamo grandi cluster che potevano essere isolati e controllati a una fase in cui ci troviamo di fronte a tanti piccoli focolai, prevalentemente a carattere familiare in cui è difficile ricostruire la ragione per cui si è contagiato il 'paziente uno'. Questo è legato al fatto che il sistema è aperto e quindi il contagio avviene spesso in modo inconsapevole e le persono non sono in grado di capire perché si sono contagiate". 

Sulle codde ai drive-in, presenti a Latina come nel resto d'Italia, il direttore Casati ha spiegato che questo avviene perché ci sono migliaia di persone che hanno necessità di effettuare il tampone e si presentano anche nelle prime ore del mattino di fronte ai drive-in. Manca la programmazione, per gestire una coda è necessario che questo sistema sia semplificato chiedendo alle persone di presentarsi in orari differenziati. Una delle cose che è possibile fare è dare la possibilità a chi deve fare il tampone e ha la ricetta del medico di medicina generale di prenotarsi nel drive-in e di ricevere un messaggio dall'aziend sanitaria in cui si specifica l'orario in cui deve presentarsi. Noi lo stiamo facendo e ora i tempi per effettuare il tampone sono assolutamente ragionevoli".

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