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Vaccini, il Lazio non si ferma: 50mila somministrazioni a Pasqua e Pasquetta

Il presidente Zingaretti in visita all'hub La Nuvola con l’assessore D’Amato: “I dati cominciano ad essere positivi e confermano che il vaccino funziona". Ma l'assessore D'Amato lancia l'allarme: "Arrivano la metà delle dosi annunciate"

Non si ferma nel Lazio la campagna di vaccinazione contro il coronavirus: per le due giornate di Pasqua e Pasquetta sono state annunciate circa 50mila somministrazioni. Nella mattinata di oggi, domenica 4 aprile, il presidente della Regione Nicola Zingaretti e l'assessore alla Sanità Alessio D'Amato si sono recati in visita all'hub La Nuvola all’Eur a Roma per un “doveroso augurio e ringraziamento a tutti gli operatori sanitari e non che lottano quotidianamente per gestire questo momento difficile”.

“I dati cominciano ad essere positivi e confermano che il vaccino funziona ed e l’arma più importante per sconfiggere virus. Noi abbiamo bisogno di vaccini. Aver cominciato dagli anziani sta portando risultati - ha detto questa mattina il governatore del Lazio -. Abbiamo scelto di vaccinare chi rischia di più e i numeri si fanno vedere. Tutti rischiano di prendere il covid, ma alcuni rischiano di morire. Ecco perché siamo partiti dagli anziani".

"La situazione migliora - ha poi aggiunto -. Questo vuol dire che almeno in estate il tasso di mortalità calerà e calerà anche di molto. Un dato positivo che non ci dice che è finita, viste anche le varianti del virus, ma ci spiega che continuando a vaccinare e aumentando le somministrazioni, si può costruire una speranza per il nostro paese".

Il nodo è sempre legato al numero delle dosi. “Noi confidiamo ci sia rispetto degli arrivi - ha detto ancora Zingaretti - e speriamo in nuovi vaccini come Johnson & Johnson e quelli di altre case, per portaci a livelli ancora superiori. Andiamo avanti con una media di 27mila vaccini giorno, ma potremmo farne molto di più. Appena arriveranno nuove dosi - ha poi concluso il presidente della Regione - saremo pronti a farle. Già oggi si potrebbero triplicare le somministrazioni, se ce ne fossero di più potremo aumentare anche il numero dei centri vaccinali".

"La macchina non si ferma, ma per arrivare all'obiettivo che ha indicato il premier Draghi servono 15 milioni di dosi in Italia al mese e un milione e mezzo nel Lazio. Ne arrivano la metà" ha detto sempre oggi l'assessore regionale D'amato. "Quando arriveranno queste dosi possiamo dire che l'obiettivo è raggiungile e mi sembra che c'è ancora distanza. Più dosi arrivano  prima arriviamo all'immunità di gregge. Noi siamo pronti a farne 60mila al giorno, ma non mi sembra che ad aprile ci sia questa possibilità, almeno dalle cose che ho sentito". Un'ultima battuta poi sul vaccino Johnson & Johnson: "Le dosi? Sicuramente quelle annunciate da Johnson & Johnson non sono sufficienti, significherebbe andare avanti un paio di giorni e non è proprio possibile. Per cui devono arrivare le dosi". 
 

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