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Coronavirus, addio alle mascherine anche al chiuso? Cosa potrebbe cambiare dal 1° maggio

L’ultimo decreto del 24 marzo del Governo impone l’obbligo fino al 30 aprile di indossare i dispositivi di protezione individuale ancora al chiuso e all’aperto nelle situazioni di assembramento. Nei prossimi giorni la decisione

Si avvicina la data del 1° maggio e stringono i tempi per la decisione da parte del Governo circa l’obbligatorietà di indossare le mascherine anche nei luoghi chiusi e in caso di assembramento anche all’aperto. Una decisione che sarà presa alla fine del mese una volta che sarà più chiaro anche l’effetto delle vacanze pasquali sull’andamento dei contagi da coronavirus. "Ci sono le condizioni per un'estate senza restrizioni", ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, sottolineando che "dopo due anni di regole e divieti, soprattutto dopo che gli italiani si sono vaccinati, e hanno rispettato tutte le indicazioni del Governo, è giusto dare messaggi positivi".

Mascherina obbligatoria: cosa potrebbe cambiare

Ma il quadro non è ancora così chiaro. Come riporta questa mattina Today, infatti, gli scienziati esprimono posizioni profondamente diverse sull'obbligo di mascherine al chiuso. Il microbiologo Andrea Crisanti le suggerisce solo ad anziani e fragili, in combinazione con la quarta dose, dal momento che "con Omicron è cambiato il paradigma ed è diventato impossibile controllare la diffusione del virus, come dimostra la situazione di Shanghai in lockdown da un mese". Diversa la posizione di Massimo Galli per il quale “la mascherina al chiuso non va abolita, e mi pare fuori discussione sui mezzi pubblici. Poi in molti continueranno a usarla comunque, in fondo siamo un Paese anziano e prudente". Il virologo Fabrizio Pregliasco predica cautela: "L'obbligo di mascherine al chiuso andrebbe prorogato. Se si confermasse un indice di contagio Rt inferiore a 1 allora l'ondata attuale dovrebbe finire, ma questi giorni pasquali potrebbero essere un elemento di rischio per il loro effetto tra 15 giorni". Sulla stessa linea l'epidemiologo Massimo Ciccozzi: "Aspetterei i dati di maggio. A oggi dico assolutamente di tenere la mascherina al chiuso e anche all'aperto in caso di grandi aggregazioni. C'è ottimismo, ma bisogna pure avere cautela e buon senso nel valutare i dati settimanali. Aspettiamo la fine di questa settimana, anche se poi ci saranno il 25 aprile e il primo maggio. Io aspetterei".

Per quanto riguarda il Governo, il presidente del Consiglio Mario Draghi e il ministro della Salute Roberto Speranza aspettano, e la decisione potrebbe arrivare solo tra 25 aprile e 1º maggio. Il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, durante la conferenza stampa al ministero della Salute sulla prosecuzione della campagna vaccinale, è stato netto: "La scelta sull’utilizzo delle mascherine spetta al decisore politico, ma io credo che la mascherina in certi contesti come il trasporto pubblico, cinema e teatro, conferisca una protezione assolutamente importante e fondamentale, io continuerò ad indossarla. È finita l’emergenza ma non è finita la pandemia”. Giorgio Palù, virologo e presidente dell'Aifa, invece ha manifestato un maggiore ottimismo al Corriere della Sera: "Il virus circola sempre meno. Se continua così a maggio l'epidemia dovrebbe essersi estinta. Da noi in estate i virus respiratori vanno in vacanza. Gli italiani tra vaccinati e immunizzati per via naturale sono largamente protetti".

Mascherine, l’ipotesi delle nuove regole dal 1º maggio

Come spiega ancora Today, l'ipotesi più forte è che dal 1° maggio si andrà verso una riconferma delle mascherine sui mezzi di trasporto e al cinema, dove si potrebbe passare però dalle Ffp2 alle mascherine chirurgiche. L’obbligo di mascherine al chiuso dovrebbe essere confermato (fino a giugno, poi si vedrà) anche negli uffici e in generale nei luoghi di lavoro. Potrebbe però saltare l'obbligo per i clienti di negozi e supermercati. Per ora, lo ricordiamo, l'ultimo decreto del 24 marzo stabilisce che fino al 30 aprile le mascherine sono obbligatorie in tutti i luoghi al chiuso, ad esclusione delle abitazioni private. Nelle scuole c’è l’obbligo in classe della mascherina anche chirurgica fino alla fine dell'anno scolastico (nella prima decade di giugno). Le ultime disposizioni del Governo prevedono l’obbligo della mascherina (chirurgica) anche all’aperto in alcune situazioni come quelle di spettacoli teatrali, arene cinematografiche, concerti e stadi. Fino al weekend della Festa dei lavoratori restano obbligatorie le Ffp2 nei luoghi più a rischio: vanno indossate in aereo, nave, treno (non nei regionali, dove bastano quelle chirurgiche), autobus, metro, pullman, funivie, cabinovie e seggiovie coperte. A scuola, nei bar e nei ristoranti basta la mascherina chirurgica. Niente mascherina quando si balla in discoteca o quando si fa sport. Secondo uno studio dei Cdc americani, con la mascherina Ffp2 al chiuso la possibilità di contagio si riduce dell'83%, con la chirurgica del 66% e con quelle di tessuto del 56%. 

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