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Venerdì, 26 Aprile 2024
Il caso / Centro / Viale Don Giuseppe Morosini

Degrado in via Don Morosini: “Nessuna risposta dalle istituzioni”. I cittadini scendono in piazza

Il Comitato “Decoro di Via Morosini” aderisce al sit in organizzato dalla Cisl per il 24 marzo in piazza della Libertà: “Occorre ridare una dignità sia alle persone indigenti sia alla comunità dopo tanti appelli”

Sono pronti a scendere in piazza i cittadini che hanno visto inascoltati i loro appelli dopo le tante segnalazioni per la situazione di degrado che si vive in via Don Morosini a Latina, in pieno centro, da tempo teatro di insediamenti di senza fissa dimora
Il Comitato “Decoro di Via Morosini” si è riunito e, “visto il mancato intervento delle istituzioni” ha deciso di aderire insieme alla Cisl di Latina alla mobilitazione generale organizzata per venerdì 24 marzo in piazza della Libertà alle 18.  
“Le problematiche ben rappresentate alle istituzioni sembrano essere cadute nel dimenticatoio quando invece la situazione peggiora di giorno in giorno e necessita di un intervento urgente proprio a salvaguardare quelle persone fragili ed in balia degli eventi e del loro fragile destino” spiegano dal sindacato che nelle scorse settimane ha incontrato anche il commissario straordinario Carmine Valente. 
“Ci aspettavamo vista l’urgenza espressa nell’incontro un intervento tempestivo da parte di chi rappresenta lo Stato, visto che la città vive l’assenza del sindaco che è espressione della politica - ha commentato Roberto Cecere, segretario generale della Cisl di Latina -. Non è accettabile che a distanza di 15 giorni nulla si è fatto rispetto ad un intervento sostanziale per avviare un percorso comprensivo di decoro, sicurezza e dignità”.
Il sindacato punta il dito contro “l’immobilismo nell’affrontare questa drammatica situazione” che “non fa che aumentare l’esasperazione proprio dei cittadini che non vedendo azioni concrete possono far scaturire azioni di intolleranza”. Di fatto, aggiunge ancora la Cisl “i negozianti proprio per paura anticipano la chiusura delle proprie attività commerciali, proprio per evitare che si verifichino brutti episodi”. 
“Occorre ridare una dignità sia alle persone indigenti sia alla comunità che dopo tanti appelli vuole alzare la testa e guardare avanti per risolvere problematiche sociali, di decoro e sicurezza che interessano tutti -ha poi concluso Cecere -. La tempistica nel mettere in campo azioni per ristabilire un quadro di normalità e di prevenzione è fondamentale, intervenire solo dopo un fatto di cronaca è un fallimento di tutti. Abbiamo percorso tutta la strada del dialogo e del confronto ma se non giungono soluzioni adeguate e tempestive non rimane altro che scendere in piazza proprio nel luogo dove risiede la rappresentanza dello Stato”. 

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