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Lunedì, 29 Aprile 2024
Ventotene

Ex Carcere Santo Stefano: affidata la progettazione dell’approdo

Il monito del commissario Macioce: “Superiamo insieme ostacoli e procedure per arrivare alla realizzazione dell’opera”

“Due anni e mezzo per uscire dalle prescrizioni per l’approdo, 21 mesi per l’aggiudicazione definitiva del concorso di progettazione: adesso è il momento di velocizzare, spingendo tutti insieme, in primis i firmatari del Cis, per arrivare a chiudere il progetto di restauro e valorizzazione dell’ex carcere borbonico di Santo Stefano: lo dobbiamo al mondo, lo dobbiamo alla comunità di Ventotene". E' l'intervento del commissario straordinario di Governo Giovanni Maria Macioce, che a causa di un lutto non ha potuto essere presente al Tavolo che è stato convocato nella giornata di ieri, martedì 5 dicembre. Delegato dal commissario a presiedere la riunione era l'ingegner Luigi Guerci, Responsabile unico del contratto, insieme ad Andrea Nardone, coordinatore della struttura commissariale.

Durante la riunione sono stati presentati dal responsabile unico del progetto Enrico Fusco i diversi interventi in corso, tra cui il risanamento della falesia, gli esiti della conferenza preliminare e del ricorso al Consiglio di Stato. Dopo mesi di battaglie giudiziarie è infatti definitiva l’aggiudicazione del concorso internazionale di progettazione al raggruppamento guidato da Engeko, a cui Invitalia ha proposto di affidare anche la progettazione dell’approdo, opzione prevista dal disciplinare del concorso, così da ottimizzare le fasi progettuali. Fusco ha poi concluso sintetizzato le indicazioni emerse dalla commissione Via e dalla Conferenza dei servizi, annunciando di averle già condivise con i progettisti che stanno lavorando al loro accoglimento e ha infine aggiunto che le modifiche, orientate a contenere la pressione antropica sull’isolotto di Santo Stefano, impatteranno sulla sostenibilità economica: diminuirà la possibilità di fruire del bene, meno visite, laboratori e eventi di formazione con una conseguente riduzione delle entrate del futuro polo multifunzionale in una misura che Invitalia stima essere del 15%.

Tutte queste considerazioni, già emerse nelle scorse settimane, hanno spinto il commissarioalla ricerca di una soluzione, portandolo a proporre al Tavolo di conferirgli il mandato aesplorare la possibilità di realizzare, a parità di impegni economici, un “lotto funzionale” a Ventotene che integri il Progetto di valorizzazione su Santo Stefano: uno spazio in grado di accogliere alcune delle funzioni che, viste le premesse, potrebbero non essere pienamente garantite, tra cui gli uffici del futuro ente gestore e gli spazi per le attività di alta formazione. Il Tavolo ha accolto favorevolmente la propostae si è poi aggiornato, con il proposito di valutare già a gennaio eventuali ipotesi percorribili che saranno presentate dal Commissario, d’intesa con il Ruc, e con il supporto di Invitalia.

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