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Massacro del Circeo, torna il premio 'Colasanti-Lopez' in memoria delle due vittime

La presentazione alla Festa del cinema di Roma. Un invito ai giovani a riflettere sulla violenza di genere e a tradurlo in produzioni creative

E’ stata presentata questa mattina presso lo spazio “Lazio Terra di Cinema”, all’interno della 17° Festa del Cinema di Roma la nuova edizione del Premio Colasanti - Lopez istituito dalla Regione Lazio  e curato dall’Ufficio cinema – Progetto ABC Lazio, in memoria delle vittime del massacro del Circeo del 1975, Donatella Colasanti e Rosaria Lopez, e rivolto alle ragazze e ai ragazzi delle Scuole secondarie del Lazio. Il premio, fin dalla sua edizione del 2019, ha lo scopo di stimolare la riflessione delle giovani generazioni sul tema della violenza di genere incoraggiando la produzione creativa e il protagonismo delle studentesse e degli studenti tramite elaborati scritti (racconti, poesie, saggi), materiale audiovisivo (videoclip, spot, cortometraggi), creazioni artistiche (disegni, dipinti, fotografie, fumetti) e prodotti musicali di qualsiasi genere musicale (rap, rock, pop, classica). Per i progetti vincitori un voucher da 5mila euro per l’acquisto di materiale scolastico a supporto della didattica.

“Un orgoglio – ha sottolineato Eleonora Mattia, Presidente della Commissione regionale Pari opportunità - la presentazione della nuova edizione del premio dedicato a Donatella Colasanti e Rosaria Lopez. Da cinque anni, grazie ad un emendamento alla legge di bilancio, che mi vede prima firmataria, la Regione Lazio ha deciso di investire su questo tema e di farlo con i ragazzi e le ragazze per riaffermare il ruolo della scuola nella sfida, che è prima di tutto culturale, contro quei pregiudizi e quel modello di pensiero che colpevolizza la donna e permette, nel silenzio generale, che la violenza si diffonda ed entri nelle nostre vite, fino agli esiti più tragici. Abbiamo deciso di portare questa terribile storia in tutte le scuole del Lazio perché vogliamo tenere viva la memoria, il ricordo di Donatella e Rosaria e del loro grande sacrificio. Solo, infatti, grazie alla battaglia processuale di Donatella che la violenza sessuale non è più un reato contro la morale ma contro la persona. Donatella, che si finse morta, è l’icona della sopravvissuta. Loro sono la storia. Una storia che purtroppo si ripete ogni qualvolta siamo obbligate a sentire frasi del tipo “Se l’è cercata”, “Come era vestita?” Una storia che non ci stancheremo mai di cancellare e riscrivere nel modo giusto, ripetendo fino allo sfinimento che lo stupro ha un solo colpevole e una sola causa: lo stupratore”. 

Alla conferenza di presentazione, moderata dalla giornalista Roberta Serdoz, erano presenti oltre a Eleonora Mattia, Giovanna Pugliese, Delegata Cinema del Presidente della Regione, Michela Cicculli (Presidente della Commissione Pari Opportunità di Roma Capitale); l’attrice Lidia Vitale, madrina della manifestazione che ha letto l’Arringa di Tina Lagostena Bassi del famoso "Processo per stupro" (1979), il primo processo ripreso dal vivo dalle telecamere Rai. Presenti anche il fratello di Donatella, Roberto Colasanti, la sorella di Rosaria, Letizia Lopez e alcuni rappresentanti delle scuole vincitrici della scorsa edizione.

Per presentare i progetti c’è tempo fino alle ore 12:00 del 28 febbraio 2023. Maggiori informazioni disponibili su su https://www.regione.lazio.it e https://www.lazioinnova.it

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