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Pronta l'ordinanza per la nuova stagione balneare: stabilimenti operativi entro il 1 giugno

Prescrizioni per utilizzo delle spiagge, attività di noleggio, servizi di assistenza e salvataggio bagnanti

Con un'ordinnza del 28 aprile il Comune di Latina disciplina la stagione balneare 2023, che si apre ufficialmente il 1 maggio e termina il 30 settembre. Nel documento pubblicato sull'albo pretorio del Comune si stabilisce che le attività delle strutture balneari autorizzate inizieranno improrogabilmente entro il 1 giugno per terminare non prima del 15 settembre. Le strutture che intendano operare prima della data di inizio della stagione balneare stabilita per il corrente anno, nonché dopo la data di chiusura della stessa, potranno offrire tutti i servizi connessi all’attività di stabilimento ad eccezione della balneazione, nel rispetto dei vigenti titoli abilitativi per il mantenimento delle strutture stagionali.

Assistenza e salvataggio

Nel corso della stagione la balneazione è consentita in via ordinaria dalle 9 alle 19, con il servizio di assistenza e salvataggio che, secondo le prescrizioni dell’Autorità marittima dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Terracina, deve essere sempre garantito e attivato da chiunque gestisce, a qualsiasi titolo, strutture o complessi balneari pubblici o privati che siano esse in concessione o convenzione..Le aree libere nelle quali non viene garantito il servizio di salvamento sono segnalate con specifica tabellazione del Comune di Latina redatta in più lingue. Inoltre "qualora all’interno della struttura balneare siano organizzate manifestazioni, eventi o iniziative di qualunque natura al di fuori dell’orario di balneazione che comportino, implichino o comunque lascino prevedere l’utilizzo dello specchio acqueo antistante l’esercizio ai fini di balneazione, il servizio di salvamento deve essere mantenuto per l’intera durata dell’evento". 

Esercizio di attività sportive in mare

Altro punto contenuto nell'ordinanza balneare 2023 è poi relativo all'esercizio degli sport acquatici. "L'amministrazione comunale - si legge - per favorire il corretto svolgimento degli sport acquatici e di vela si riserva di valutare e autorizzare i concessionari e i gestori di strutture dedite all’esercizio di attività nautiche e le associazioni sportive che svolgono la propria attività istituzionale da proprietà private prospicienti spiagge libere, all'installazione di idonei corridoi di lancio secondo le prescrizioni della medesima Autorità Marittima". Inolre, per favorire lo svolgimento in sicurezza delle attività di kitesurf, si riserva di installare in via sperimentale, nelle immediate vicinanze della Foce del Duca (tratto B Capo Portiere –Rio Martino), idonei corridoi di lancio.

Divieti

Vengono poi disposte una serie di prescrizioni relative alla fruibilità delle spiagge, relative anche al divieto di occupare con attrezzature da spiaggia la fascia di arenile profonda 5 metri dalla linea di battigia, destinata esclusivamente al libero transito; al divieto di campeggiare; al divieto di esercitare spettacoli pirotecnici senza le autorizzazioni; divieto di gettare in mare o lasciare sugli arenili rifiuti di qualsiasi genere, nonché accendere fuochi.

Obblighi per chioschi e stabilimenti

Infine, una serie di misure riguardano nello specifico le strutture balneari autorizzate, aperte al pubblico almeno dalle 9 alle 19, con obbligo di assistenza e salvataggio bagnanti; obbligo di cura e perfetta manutenzione dell'area indicata nel titolo concessorio; obbligo di installare un numero di ombrelloni tale da non intralciare la circolazione dei bagnanti. In conformità alle previsioni del Piano di Utilizzazione dell’Arenile (Pua), dovrà essere rispettata la distanza minima di 4,5' metri lineari tra le file e di 3 metri dall’asse di ogni singolo sostegno. Fermo restando l'obbligo di garantire l'accesso al mare da parte delle persone diversamente abili, predisponendo idonei percorsi fino alla battigia, i concessionari, al fine di consentire la mobilità all'interno delle aree in concessione, potranno posizionare altri percorsi sulla spiaggia, anche se non riportati nel titolo concessorio, purché semplicemente poggiati e non infissi al suolo e che dovranno essere rimossi al termine della stagione balneare.

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