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L'analisi della situazione

Prima riunione del tavolo sulla qualità delle acque: criticità solo sulle foci

A confronto l'amministrazione comunale, la Provincia, il Consorzio di Bonifica, l'Egato 4 e Acqualatina. Si fa il punto alla luce dei dati resi noti dall'Arpa Lazio dopo un'estate con il mare "marrone"

In chiusura di stagione si è svolta la prima riunione del tavolo tecnico-istituzionale richiesto dal sindaco di Latina Matilde Celentano sul sistema di depurazione e sulla qualità delle acque di balneazione, alla luce degli episodi di torbidità che si sono registrati nel corso dell’estate. Gli enti coinvolti, alla luce dei dati già diffusi dell'Arpa Lazio, hanno confermato che il livello di balneazione su tutto il litorale pontino non è stato compromesso dal colore anomalo delle acque riconducibile a fenomeni naturali. Le uniche criticità sono però emerse alle foci dei corsi d'acqua, già interdetti alla balneazione.

Alla riunione, presieduta dalla sindaca Matilde Celentano, hanno partecipato il presidente della Provincia Gerardo Stefanelli, gli assessori comunali Gianluca Di Cocco e Franco Addonizio, con deleghe alla Marina e all’Ambiente, Sandro Esposito, tecnico del settore Ambiente della Provincia, e Paolo Centra, dirigente comunale del servizio Ambiente. Presenti per Acqualatina il presidente Michele Lauriola, l’amministratore delegato Marco Lombardi, il direttore tecnico operativo Ennio Cima, il responsabile della depurazione Stefano Fabietti; per l’Egato 4 il direttore Umberto Bernola; per il Consorzio di Bonifica Lazio Sud Ovest il vicepresidente Angelo Perfili e il direttore tecnico Luca Gabriele; per la capitaneria di porto di Terracina il primo luogotenente Eugenio Ferrara e per ArpaLazio Marco Le Foche, dirigente del dipartimento Ambiente, Laura Aguzzi, responsabile dell’unità risorse idriche di Latina, Giorgio Caponi e Laura Rapaccini, rispettivamente dirigente e tecnico dell’unità di controllo di Latina.

In apertura è stato però sottolineato come il colore "marrone" del mare in questi mesi estivi abbia di fatto abuto un impatto negativo sull'economia del territorio, con disdette di soggiorni e meno presenze sulla marina di Latina. Un problema in realtà emerso in diverse città costiere al centro di segnalazioni per il mare inquinato. La sindaca e gli assessori comunali hanno anche richiesto di valutare la possibilità di intercettare fondi, da richiedere congiuntamente tra enti, per interventi da effettuare lungo i canali. E' stata inoltre approfondita la tematica dei corsi d'acqua, in particolare del fiume Astura e dei canali delle Acque Medie e Acque Alte, all'interno dei quali confluiscono scarichi urbani e industriali dei comuni limitrofi. E' dunque emesa la necessità di coinvolgere nel confronto anche la Regione Lazio, in qualità di ente titolare dei corsi d'acqua, e dei Consorzio industriali.

Da parte sua l’Egato4 ha evidenziato come la qualità delle acque di balneazione non possa prescindere da un lavoro costante e congiunto per la rilevazione degli scarichi abusivi che sfuggono a qualsiasi controllo e rischiano di invalidare il lavoro fatto in tema di depurazione. Per questa ragione è stato sollecitato uno scambio di dati tra i Comuni e la società Acqualatina, gestore del servizio idrico integrato, utile al recupero della dispersione delle utenze. Uno scambio indispensabile per favorire sia la regolarizzazione degli allacci fognari sia la lotta all’evasione tributaria da parte delle municipalità. Per quanto riguarda il tema della depurazione delle acque reflue, gestiti da Acqualatina, è stato evidenziato come gli impianti siano costantemente sottoposti a sistema di autocontrollo con il proprio laboratorio di analisi certificato e al monitoraggio dell’ArpaLazio. Si tratta di depuratori tutti regolarmente autorizzati e che non presentano criticità strutturali, come sottolineato anche dai rappresentanti dell’Arpa Lazio che hanno confermato come tutti i controlli effettuati depuratori non hanno rilevato criticità significative. In chiusura sono stati menzionati i Contratti di fiume e i Contratti di Costa come strumento valido per poter dare concretezza alla giusta collaborazione e coinvolgimento dei diversi enti necessario al raggiungimento dell’obiettivo comune dell’innalzamento della qualità delle acque nel territorio a 360 gradi.

“E’ stato un tavolo di confronto molto propositivo – ha affermato la sindaca Matilde Celentano – all’interno del quale abbiamo condiviso un metodo di lavoro da adottare sempre, come istituzioni, sia nei casi emergenziali che nella normalità. Ci siamo impegnati congiuntamente a favorire la comunicazione di informazioni corrette su temi così delicati che attengono alla salute pubblica, all’ambiente e alla risorsa mare. Il fenomeno della colorazione anomala dell’acqua marina sul litorale pontino ha avuto un’eco importante su media e social, tale da compromettere l’immagine di questo territorio che vede nel turismo una fonte strategica dell’economia locale. E appunto ci siamo impegnati sinergicamente per migliorare la comunicazione tra enti  anche per consentire la diffusione di una corretta informazione alla popolazione”.

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