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Lavoratori ex Lsu a Monte San Biagio, la Cisl invoca il tentativo di conciliazione del Prefetto

Il sindacato denuncia mancate risposte dal Comune sulla richiesta di un tavolo sull'aumento delle ore e sulla modifica del piano di fabbisogno

La Cisl ha chiesto al Prefetto la convocazione di un tavolo di conciliazione sull’aumento di ore dei lavoratori ex socialmente utili assunti a tempo indeterminato presso il Comune di Monte San Biagio e da anni con contratto part time.

“Nonostante le numerose note inviate – si legge in una nota della Cisl Funzione pubblica - con le quali è stato chiesto un semplice incontro con l’amministrazione comunale al fine di potersi confrontare sulla recente modifica del piano piano del fabbisogno del personale degli anni 2021-2022-2023, nel quale abbiamo dovuto constatare la mancanza di una previsione circa l’aumento delle ore degli ex-LSU il Comune di Monte San Biagio non ha ritenuto non solo di convocare le parti sociali ma nemmeno di dare un minimo cenno di riscontro alle nostre note evidenziando, a nostro giudizio, la totale mancanza di volontà nell’intrattenere le dovute relazioni sindacali con le parti sociali. Oltre a ciò è dall’inizio dell’anno che sollecitiamo l’avvio della contrattazione per la ripartizione del fondo del salario accessorio, e giunti oramai alla  fine dell'esercizio finanziario accadrà ciò che la giurisprudenza contabile ha più volte stigmatizzato, la cosiddetta “contrattazione tardiva”, cioè quella che interviene alla fine dell’esercizio di riferimento nella quale le parti sociali possono solo rendicontare ciò che è avvenuto durante l’anno perdendo il ruolo di contrattazione derivante dai contratti nazionali”.

Così, dopo avere proclamato il mese scorso lo stato di agitazione del personale comunale di Monte San Biagio la Cisl ha chiesto formalmente al PrefettoMaurizio Falco di convocare una riunione per il tentativo di conciliazione obbligatorio in Prefettura.

“Possiamo comunque già preannunciare – conclude la Cisl - che in caso di esito negativo della riunione e di permanenza la carenza di relazioni sindacali, convocheremo un’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori per decidere insieme le ulteriori iniziative sindacali e legali necessarie alla tutela dei loro diritti dei lavoratori e delle loro giuste aspettative, verificando congiuntamente anche la necessità eventuale di uno sciopero del personale”.

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